70° anniversario CdE

Consiglio d’Europa: Macron, “ricostruire unità del continente basata su valori comuni”

Sono “due le esigenze che bisogna considerare” nel futuro del Consiglio d’Europa: Emmanuel Macron, presidente della Repubblica francese, nel giorno della celebrazione del 70° di questa istituzione, di fronte all’Assemblea parlamentare oggi ha delineato l’orizzonte verso il quale è chiamata ad orientarsi. La prima esigenza è che “si vegli e si ricostruisca qui l’unità del nostro continente sulle fondamenta dei nostri valori comuni”. Perché la sovranità dell’Europa passa attraverso “la piena solidarietà tra i suoi membri e il rafforzamento dello stato di diritto”. L’Europa “non è un dato, ma una conquista di questi ultimi decenni, sul letto di millenni di conflitti”. E il Consiglio è il luogo in cui “la coscienza europea si costruisce”, come ad esempio con la decisione di mantenere la Russia all’interno del Consiglio: “Escluderla sarebbe stata un fallimento in più” “e una vittoria per chi non crede nei nostri valori”. La seconda esigenza è di “costruire il pensiero dei diritti umani nel nuovo contesto”, senza “ripiegamenti” o “illusioni”, ma dando una “realtà fattuale, ancorata, storica” ai diritti e alle libertà, evitando semplificazioni. Macron ha parlato di una “tensione etica” che attraversa le nostre democrazie e che porta a contrapporre la gestione dei flussi e il diritto d’asilo, la lotta contro le fake news e la libertà di espressione, alcuni degli esempi. Si impone un “lavoro inedito e storico sul piano politico”.
Macron ha concluso citando Paul Ricoeur e la sua descrizione dell’Europa come modello di ospitalità linguistica, di scambio delle memorie e di perdono. “La grande Europa si fa qui, a volte attraverso le divisioni, perché la controversia è essenziale, è un lusso della democrazia”.