Riepilogo

Sir: principali notizie dall’Italia e dal mondo. Scossa di terremoto in Sicilia, nessun danno. Usa, Trump insiste per il muro con il Messico

Sicilia: nella notte scossa di terremoto sulle pendici dell’Etna. Non risultano danni a persone o cose

Non risultano danni a persone o cose dopo le verifiche effettuate dalla Sala Situazione Italia del Dipartimento della Protezione civile in seguito alla scossa di terremoto di magnitudo 4.1, registrata questa notte alle ore 00.50 in provincia di Catania, alle pendici dell’Etna. L’evento, con epicentro localizzato tra i comuni di Linguaglossa, Sant’Alfio e Milo, è stato avvertito dalla popolazione. ll Dipartimento della Protezione civile – riferisce l’Ansa – continua a seguire l’evolversi della situazione in stretto raccordo con i centri di competenza (Ingv e Unifi) e con la Regione Sicilia.

Cronaca: 15 fermi fra Palermo, Trapani, Caltanissetta e Brescia. Accuse di terrorismo e immigrazione illegale

I Carabinieri del Ros di Palermo stanno eseguendo nelle province di Palermo, Trapani, Caltanissetta e Brescia 15 fermi disposti dalla dda del capoluogo siciliano nei confronti di persone accusate di istigazione a commettere delitti in materia di terrorismo, associazione per delinquere finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e al contrabbando di tabacchi lavorati esteri, ingresso illegale di migranti nel territorio nazionale ed esercizio abusivo di attività di intermediazione finanziaria. L’organizzazione criminale gestiva viaggi a bordo di natanti veloci di piccoli gruppi di migranti tra la Tunisia e l’Italia.

Economist: indice della democrazia nel mondo, prima la Norvegia, ultima la Corea del Nord. L’Italia arretra

“Negli ultimi anni le minacce alla democrazia in tutto il mondo sono diventate sempre più evidenti. La primavera araba si è spenta. Il leader della Cina è pronto a governare per tutta la vita. Populisti con tendenze autocratiche hanno vinto le elezioni nelle Filippine, in Brasile e in Messico e sovvertito le istituzioni democratiche in Ungheria, Turchia e Polonia”. È sferzante il giudizio dell’Economist, autorevole testata inglese, che pubblica (www.economist.com) il Democracy Index (Indice della democrazia) nel mondo. In testa figurano i Paesi ritenuti, secondo una serie di elementi, più democratici: la Norvegia (9,87 punti), l’Islanda (9,58) e la Svezia (9,39), mentre la Nuova Zelanda (9,26) soffia la quarta posizione alla Danimarca (9,22), che diventa quinta. Si conferma sesto il Canada (9,15), a pari merito con l’Irlanda (9,15), seguita da Finlandia (9,14) e Australia (9,09). Gli Usa (7,96) sono venticinquesimi. L’Italia dal 21° scende al 33° posto (7,71 punti). All’ultimo posto la Corea del Nord ultima (167°, 1,08 punti).

Stati Uniti: Trump dallo Studio ovale, “necessario il muro con il Messico”. I democratici: “instilla paure”

Al confine con il Messico c’è una “crisi umanitaria e di sicurezza”. Donald Trump si rivolge agli americani per spiegare il perché il muro al confine con il Messico è essenziale. Un discorso di otto minuti, ieri sera, in cui il presidente afferma: “L’immigrazione illegale e non controllata fa male agli americani. Dobbiamo agire subito”. Trump dallo Studio ovale dichiara ancora: il muro “è una scelta fra giusto e sbagliato, fra giustizia e ingiustizia. Quando ho giurato per diventare presidente mi sono impegnato e determinato a proteggere il Paese e questo è quello che farò”. Il muro – afferma – risolverebbe i problemi di sicurezza ma i democratici rifiutano di finanziarlo. Gli risponde Schumer, leader dei democratici al Senato: “I presidenti hanno usato lo Studio ovale per affrontare” problemi nobili, mentre “questo presidente lo usa per creare una crisi, instillare paura e distrarre l’attenzione dalle difficoltà della sua amministrazione”.

Australia: presenza di pacchi sospetti, evacuati alcuni consolati nelle città di Melbourne e Canberra

Alcuni consolati sono stati evacuati ieri a Melbourne, in Australia, a causa della presenza di pacchi sospetti, uno dei quali si trovava vicino al consolato italiano: lo riporta il Guardian senza specificare se questo consolato sia tra quelli che sono stati evacuati. Il giornale britannico aggiunge che la situazione è adesso sotto controllo. Tra gli altri consolati presi di mira ci sono quello britannico, americano, turco e sudcoreano. Secondo quanto riporta il quotidiano di Melbourne The Age, i consolati che sono stati evacuati sono almeno sette. Il giornale aggiunge che i pacchi sospetti potrebbero essere stati inviati a 22 consolati. L’agenzia di stampa Afp riporta che sono state prese di mira anche alcune ambasciate nella capitale C