Padre Nostro

Papa Francesco: udienza, “Dio è un padre, non un padrone o un padrino”. “Risponde sempre”

foto SIR/Marco Calvarese

“Dio è padre, non un padrone o un padrino”. Lo ha detto, a braccio, il Papa, nella catechesi dell’udienza di oggi, in cui ai 7mila fedeli presenti in Aula Paolo VI ha ricordato che è “nel Vangelo di Luca che troviamo la richiesta, espressa da uno dei discepoli, di poter essere educati da Gesù stesso alla preghiera: ‘Signore, insegnaci a pregare’”. “Vedevano lui che pregava – ha proseguito Francesco fuori testo – e hanno detto: ‘insegnaci’, perché anche noi possiamo dire al Signore: ‘Tu stai pregando per me, lo so, ma insegna a me a pregare, perché anche io possa pregare'”. La prima parte dell'”insegnamento” di Gesù, nella preghiera, “è proprio il Padre Nostro”, ha fatto notare il Papa: “Pregate così, Padre nostro che sei nei cieli”. “Padre, quella parola tanto bella da dire!”, ha esclamato a braccio Francesco: “Noi possiamo stare tanto tempo in preghiera soltanto con quella parola e sentire che abbiamo un padre: non un padrone, un padrino, ma un padre. Il cristiano si rivolge a Dio chiamandolo anzitutto ‘Padre’”. A proposito di “alcune istruzioni che fanno da corona al testo della preghiera” del Padre Nostro, il Papa ha citato “la parabola dell’amico importuno, che va a disturbare un’intera famiglia che dorme perché all’improvviso è arrivata una persona da un viaggio e non ha pani da offrirgli: Cosa dice Gesù? ‘Vi dico che, anche se non si alzerà a darglieli perché è suo amico, almeno per la sua invadenza si alzerà a dargliene quanti gliene occorrono'” . “Con questo vuole insegnarci a pregare, a insistere nella preghiera”, ha commentato Francesco: “E subito dopo fa l’esempio di un padre che ha un figlio affamato”. “Tutti voi, padri e nonni che siete qui, quando un figlio o un nipotino chiede qualcosa, ha fame e chiede, chiede, e poi piange e grida”, l’esempio a braccio scelto dal Papa: “Quale padre tra voi, se il figlio gli chiede un pesce, gli darà una serpe al posto del pesce?”. “Con queste parole – ha spiegato il Papa – Gesù fa capire che Dio risponde sempre, che nessuna preghiera resterà inascoltata, perché Lui è Padre, e non dimentica i suoi figli che soffrono”.