Questione ucraina

Ortodossi: autocefalia Chiesa ucraina. Bartolomeo, “lottate per l’unità e la pace”, soprattutto con Mosca

“Oggi si apre una nuova pagina nella storia dell’Ucraina”. Con queste parole il Patriarca ecumenico di Costantipoli, Bartolomeo, ha consegnato nelle mani del metropolita di Kiev e di tutta l’Ucraina Epifanio, il “Tomo di Autocefalia della Chiesa ortodossa in Ucraina”. La consegna – si legge in un comunicato diffuso oggi in italiano dalla Sacra Arcidiocsi ortodossa di Italia – è avvenuta domenica scorsa nel corso della solenne cerimonia che è stata celebrata nella Chiesa patriarcale al Fanar, nel giorno della festa della Santa Teofania. Bartolomeo ha esortato la nascente Chiesa ucraina a essere nel Paese un fattore di unità, soprattutto con quanti sono rimasti legati al Patriarcato di Mosca.

“Entrate oggi, in modo ufficiale e canonico, come la quindicesima Chiesa, nel novero benedetto delle Chiese autocefale”, ha detto Bartolomeo. “Vi preghiamo e vi esortiamo, lottate per la unità e la pace, principalmente sul piano locale con i fratelli vescovi in Ucraina e non solo con loro ma anche con i fratelli vescovi che sono rimasti sotto l’omoforion del Beatissimo fratello Patriarca di Mosca, e aiutateli attraverso la vostra presenza ispirata e la saggia gestione amministrativa, a comprendere che è necessaria in Ucraina una entità ecclesiastica unita. Avete creato i presupposti della riconciliazione. Operate sulla base di criteri ecclesiologici e soltanto. Amministrate amorevolmente e in umiltà e abnegazione. Il futuro appartiene a voi, il futuro è proprio vostro”. Il Patriarca Bartolomeo ha ribadito che Costantinopoli ha agito “senza alcun interesse proprio, senza alcuna utilità, ma solo per la unità del popolo ucraino e la salvezza dei fedeli” ed ha aggiunto: “Sempre tenderemo mani di aiuto, ogni volta che lo desideriate”. Nel suo intervento Bartolomeo ha di nuovo ricordato che quando nel passato il Patriarcato ecumenico acconsentì l’ordinazione del metropolita di Kiev da parte di Mosca, “mai cedette la giurisdizione canonica al Patriarcato di Mosca”. Nella sua omelia il Primate della Chiesa di Ucraina ha manifestato ancora una volta la propria riconoscenza verso Costantinopoli e il Patriarca ecumenico. “Oggi, dopo il buio della notte, il sole rispunta di nuovo”, ha detto. “Grazie alla sapienza di Vostra Santità, antiche ingiustizie sono scomparse e la giustizia è ripristinata”.
Erano presenti il presidente dell’Ucraina, Petro Poroshenko, con la sua famiglia nonché politici e governatori giunti dall’Ucraina. Dopo la fine della Divina Liturgia i due primati con i fedeli si sono avviati in processione al molo del Fanar, dove Sua Santità ha presieduto la celebrazione della Santificazione delle Acque e la immersione della Venerata Croce nel Golfo del Corno d’Oro. Nelle fredde acque del Corno d’oro – come è di consuetudine – si sono tuffati più di 30 giovani.