Economia

Lavoro: Uecoop, “per cooperative sociali e di servizi crescita del 28% degli occupati nell’ultimo anno”

“Con una crescita del +28% degli occupati nell’ultimo anno le cooperative sociali e di servizi si confermano fra i principali creatori di posti di lavoro in Italia con l’assistenza ad anziani, disabili, donne e bambini in difficoltà che coinvolgono oltre 355mila addetti per seguire 7 milioni di persone”. È quanto emerge da una rilevazione di Uecoop, l’Unione europea delle cooperative, fra le realtà associate a livello nazionale in relazione agli ultimi dati Istat sul tasso di disoccupazione che scende al 10,5% a novembre 2018, in calo di 0,1% da ottobre e di 0,5% da novembre 2017. Secondo l’analisi di Uecoop, il settore che sta tenendo meglio rispetto alla frenata degli occupati è quello sociale con l’84% delle realtà che ha dichiarato di avere aumentato gli addetti o di aver continuato a lavorare con gli stessi dipendenti di prima. “Un trend – spiega una nota – legato alla spesa sociale dei Comuni italiani che seppur in diminuzione si attesta sempre su una media di 141 euro per abitante durante l’anno”. “La sfida del futuro – sottolinea Uecoop – è potenziare l’assistenza creando un sistema che integri risorse pubbliche e private, formando personale altamente professionalizzato in grado di rispondere al meglio alle richieste del mercato del lavoro e rilanciando così anche l’occupazione sia nella fascia giovane che in quella degli ‘anta’ che magari ha bisogno di essere ricollocata a seguito di crisi aziendali”. “Il mondo delle cooperative in Italia – aggiunge Uecoop – offre lavoro a più di 1,28 milioni di persone in quasi ogni settore produttivo. Nel settore dei servizi 1 cooperative su 5 dichiara di aver aumentato il personale nel 2018 mentre il 69% ha tutelato i livelli occupazionali di inizio anno e solo 1 su 10 ha ammesso di aver ridotto di 1/3 gli organici. Nel settore agricolo solo il 3% ha diminuito il personale mentre 6 cooperative su 10 hanno difeso i livelli occupazionali e il 38% li ha addirittura aumentati”.