Banche

Carige: Tria (min. Economia), “nazionalizzazione sarebbe a termine, preferibile una soluzione di mercato”

Rispetto alla situazione di Banca Carige “al momento non è possibile stabilire se si materializzerà l’esigenza di realizzare l’intervento poiché in fondo una soluzione di mercato sarebbe comunque preferibile”. In ogni caso “la ricapitalizzazione precauzionale è un’operazione temporanea. La partecipazione di controllo deve infatti essere dismessa al termine del periodo concesso. La cosiddetta nazionalizzazione sarebbe quindi a termine”. Lo ha affermato il ministro dell’Economia e delle Finanze, Giovanni Tria, nel corso del question time alla Camera dei deputati durante il quale ha risposto ad una interrogazione sull’intervento pubblico a favore delle banche in crisi alla luce di recenti deliberazioni del Consiglio dei ministri relative a Banca Carige.
“Il decreto legge – ha spiegato Tria – autorizza il ministero dell’Economia e delle Finanze a concedere un supporto pubblico alla liquidità tramite la concessione della garanzia dello Stato su nuove passività emesse da Banca Carige e sulla liquidità di emergenza fornita da Banca d’Italia nonché ad intervenire con una ricapitalizzazione precauzionale” in rispetto a quanto previsto dalle normative nazionali e comunitarie.
“Il supporto alla liquidità è uno strumento già utilizzato in Italia in molteplici occasioni”, ha proseguito il ministro riconoscendo che il “decreto legge” su Carige “è analogo al decreto legge del 2016”, quello relativo a Montepaschi, “poiché non è cambiata la cornice normativa dell’Unione europea in cui il supporto alla liquidità si iscrive”. “La garanzia sulle passività – ha aggiunto il ministro – serve a stabilizzare, ove ce ne fosse la necessità, la situazione della banca. In questo modo si assicurano ai commissari speciali le condizioni necessarie a portare avanti le iniziative già comunicate nei giorni scorsi e, in particolare, la ricerca di potenziali partner per implementare l’aggregazione richiesta dall’autorità di vigilanza”. “La ricapitalizzazione precauzionale è invece uno strumento di rafforzamento patrimoniale”, ha precisato Tria, evidenziando che “la qualificazione come intervento di salvataggio non sembra appropriata per Carige, così come non lo era per Monte dei Paschi di Siena”. “Il governo – ha assicurato il ministro – è pronto a realizzare quanto necessario con le modalità più opportune per la salvaguardia dei risparmiatori e del tessuto economico di riferimento”.