Sabato 12 gennaio Zahi Hawass, archeologo ed egittologo, ambasciatore dei beni culturali egiziani nel mondo, terrà a Palermo una conferenza sulle recenti scoperte nell’antico Egitto. A promuovere l’iniziativa il Dipartimento culture e società dell’Università di Palermo, l’assessorato ai Beni culturali della Regione Sicilia e la Regione siciliana. Aprirà i lavori, ospitati presso l’Ateneo, il rettore Fabrizio Micari. Zahi Hawass presenterà le scoperte archeologiche avvenute di recente in Egitto (la necropoli di Minya, la tomba del sacerdote di Thot a Sakkara) e le ricerche più importanti attualmente in corso (tra cui la tomba di Alessandro il Grande e quella di Antonio e Cleopatra). Il celebre archeologo parlerà anche del nuovo Museo egizio che sarà inaugurato a Giza nel 2020, il più grande al mondo, che ospiterà anche i tesori di Tutankhamon. Zahi Hawass è riconosciuto come uno dei massimi esperti di antichità egizie. È noto anche per le sue numerose apparizioni divulgative in documentari sull’antica civiltà che si sviluppò sulle rive del Nilo. Ha scoperto tutta la famiglia di Tutankamon. Già ispettore di numerose spedizioni archeologiche e di siti archeologici egizi, dal 2002 è segretario generale del Consiglio supremo delle antichità egizie ed è a capo di un movimento d’opinione per la restituzione di importanti manufatti egiziani antichi, come la Stele di Rosetta, dalle collezioni egizie nel mondo dove esse sono in consegna. “Se gli inglesi vogliono essere ricordati – sostiene -, devono riabilitare la loro reputazione offrendosi volontariamente di restituire la pietra, perché è l’icona della nostra identità egizia”.