“I benefit per l’assistenza degli anziani o per l’asilo dei figli sono i più ambiti dal 59% dei lavoratori italiani che impiegano una parte sempre maggiore del reddito familiare proprio sul welfare privato, fra scuole materne, case di riposo e sostegni domiciliari per i nonni”. È quanto emerge da un’analisi dell’Unione europea delle cooperative (Uecoop) su dati Ipsos, in occasione dell’ultimo rapporto Eurispes sui consumi familiari che registra un boom per la voce di spesa dedicata alle badanti con il 42,2% di italiani che affermano di aver sborsato di più per questa voce contro il 24,9% del 2018. Un trend che ha coinvolto anche la spesa per le babysitter con quasi tre italiani su dieci (29,6%) che hanno infatti investito somme più alte per l’assistenza ai bambini mentre un altro 29,3% ha registrato un aumento dei costi per l’istruzione scolastica dei figli. “Il welfare privato – spiega Uecoop – sta diventando sempre più complementare rispetto a quello pubblico per rispondere a una crescente richiesta di servizi e assistenza sia per i bambini che per gli anziani”. Tenuto conto che il mondo cooperativo socio sanitario segue già 7 milioni di famiglie grazie al lavoro di oltre 355mila addetti, la sfida del futuro – secondo Uecoop – è quella di potenziare l’assistenza creando un sistema che integri risorse pubbliche e private, formando personale altamente professionalizzato in grado di rispondere al meglio alle richieste del mercato del lavoro e rilanciando così anche l’occupazione sia nella fascia giovane che in quella degli ‘anta’ che magari ha bisogno di essere ricollocata a seguito di crisi aziendali”. “Considerato il trend di invecchiamento della popolazione, con gli over 65 che entro il 2050 saranno 20 milioni contro i 13,5 attuali, diventa strategico – conclude Uecoop – formare una platea di professionisti dell’assistenza considerato anche che gli anziani non autosufficienti raddoppieranno a 5 milioni entro il 2030”.