(Da Bari) “Il rischio è che i social diventino un’area gladiatoria virtuale. E di fatto il passaggio da questa arena gladiatoria virtuale alla realtà non è così difficile come può sembrare”. Così l’arcivescovo della diocesi di Bari-Bitonto, mons. Francesco Cacucci, commenta il ruolo dell’informazione e della comunicazione nei social network, a margine dell’incontro “Dalla community alla comunità, il ruolo dell’informazione”, organizzato a Bari dall’Ucsi Puglia insieme con il Circolo delle comunicazioni sociali Vito Maurogiovanni, il Dipartimento degli Studi umanistici dell’Università di Bari e in collaborazione con l’Ufficio per le comunicazioni sociali dell’arcidiocesi di Bari-Bitonto. Durante il convegno, mons. Cacucci ha ribadito che “i social hanno lo stesso linguaggio dei cosiddetti media tradizionali, solo che il riferimento non passa attraverso la tv, la stampa e la radio, ma attraverso un rapporto diretto che può apparire più democraticamente confacente ma che nella realtà rischia di essere manipolatorio”. Di qui l’invito a conoscere bene i social non solo dal punto di vista tecnologico ma anche attraverso il linguaggio usato. “I social vanno usati bene – ha detto -. E, inoltre, devono tendere a creare rapporti diversi, non solo rispetto ai contenuti che si ritrovano in essi ma anche con le persone che li utilizzano”.