Riepilogo

Notizie Sir del giorno: Papa negli Emirati Arabi, stragi Mediterraneo, Sea Watch, Brexit, carovana migranti in Messico, 8×1000, Tv2000-InBlu Radio

Papa negli Emirati Arabi: un coro di 120 persone da tutto il mondo per la messa del 5 febbraio ad Abu Dhabi

Sarà un coro multinazionale composto da 120 persone delle 9 chiese degli Emirati Arabi uniti ad animare la messa papale il prossimo 5 febbraio presso lo Zayed Sports City di Abu Dhabi, atto centrale del viaggio di Papa Francesco negli Emirati Arabi uniti (dal 3 febbraio). Il coro sarà accompagnato da un organo e da un gruppo di ottoni composto da dieci membri. I coristi, si legge in una nota del Vicariato dell’Arabia meridionale (Eau, Oman, Yemen), guidato da mons. Paul Hinder, sono stati selezionati dopo un’audizione alla quale hanno partecipato 283 cantanti in rappresentanza di 120 cori provenienti dalle nove chiese degli Emirati Arabi uniti. I cantanti selezionati sono filippini, indiani, libanesi, siriani, giordani, armeni, francesi, italiani, nigeriani, americani, indonesiani, olandesi e argentini. Tra le altre iniziative messe in campo dal Vicariato per preparare la visita del Papa anche la diffusione di 50mila copie del libro “Meet Pope Francis in the Uae” (“Incontrare Papa Francesco negli Eau”) e messo a disposizione soprattutto dei più piccoli, quelli che vedranno Papa Francesco per la prima volta nella loro vita durante la messa del 5 febbraio. Il libro contiene anche degli adesivi che i piccoli lettori potranno usare per completare la lettura e scoprire meglio la figura del Pontefice. (clicca qui)

Stragi nel Mediterraneo: Unhcr, nel 2018 sei persone al giorno morte durante la traversata (2.257). In Libia “condizioni terribili”

I rifugiati e i migranti che hanno tentato di raggiungere l’Europa attraverso il Mar Mediterraneo nel 2018 hanno perso la vita “a un ritmo allarmante, mentre i tagli alle operazioni di ricerca e soccorso hanno consolidato la posizione di questa rotta marittima come la più letale al mondo”. Secondo l’ultimo rapporto Viaggi disperati, reso noto oggi dall’Unhcr, l’Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati, in media sei persone hanno perso la vita nel Mediterraneo ogni giorno. Si stima che 2.275 persone sarebbero morte o disperse durante la traversata del Mediterraneo nel 2018, nonostante un calo degli arrivi. In totale, sono arrivati 139.300 rifugiati e migranti in Europa, il numero più basso degli ultimi cinque anni. “Salvare vite in mare non costituisce una scelta, né rappresenta una questione politica, ma un imperativo primordiale”, ha dichiarato Filippo Grandi, Alto Commissario delle Nazioni Unite per i rifugiati. Il rapporto denuncia “un cambio delle politiche adottate da alcuni Stati europei” che ha portato a “numerosi incidenti in cui un numero elevato di persone è rimasto in mare alla deriva per giorni, in attesa dell’autorizzazione a sbarcare”. (clicca qui)

Sea Watch: attesa per lo sbarco, “gli esseri umani non dovrebbero essere oggetto di contrattazione. Europa si vergogni”

Si avvia a conclusione, dopo 10 giorni in mare, la vicenda della nave Sea Watch 3 con a bordo 47 migranti. Dopo l’annuncio arrivato in mattinata dello sblocco della situazione e di 7 Paesi – Germania, Romania, Francia, Portogallo, Malta e Lussemburgo oltre all’Italia – disponibili ad accogliere i migranti, Sea-Watch international su Twitter ha commentato: “Finalmente i nostri ospiti possono raggiungere un porto sicuro”. Precisando poi: “L’Europa dovrebbe vergognarsi. I diritti umani non sono condizionabili alle negoziazioni della Commissione europea, ciò di cui abbiamo bisogno è una soluzione sostenibile”. Johannes Bayer, presidente di Sea-Watch, rincara la dose: dice di essere “contento per i nostri ospiti, perché il loro calvario sta per finire, ma resta un giorno vergognoso per l’Europa”: “I diritti umani non dovrebbero essere negoziati e gli esseri umani non dovrebbero essere oggetto di contrattazione”. (clicca qui)

Brexit: Juncker (Ue), nuovo messaggio a Londra. “L’accordo di recesso non sarà rinegoziato”

(Bruxelles) “L’accordo di recesso non sarà rinegoziato”: se a qualcuno oltre la Manica non fosse chiara la posizione dell’Ue sulla Brexit, il presidente della Commissione Jean-Claude Juncker l’ha ribadita un’altra volta. “Mancano meno di 60 giorni alla Brexit”, che “è una decisione sbagliata”, ha detto il politico lussemburghese riferendosi agli eurodeputati riuniti in plenaria a Bruxelles. “L’accordo raggiunto è l’unico e il migliore possibile. Lo abbiamo detto a novembre e ribadito a dicembre e gennaio. Il voto di ieri” alla Camera dei Comuni “non cambia la situazione”. Juncker ha spiegato: “Non si può ripristinare una frontiera tra le due Irlanda” e il back stop è, in tal senso “una garanzia, una rete di sicurezza”. Il dialogo, ha affermato Juncker, rimane aperto, “ma intanto ci prepariamo a ogni evenienza, anche a un no deal”, il recesso sregolato. Infine: “Resto ottimista, dobbiamo andare avanti insieme, Ue e Regno Unito, per un nuovo partenariato”. (clicca qui)

Messico: la nuova carovana con duemila migranti è arrivata nella capitale

La nuova carovana di migranti partita circa due settimane fa da San Pedro Sula (Honduras) è giunta negli ultimi giorni a Città del Messico, dove si trovano già duemila persone. La Commissione per la pastorale dei migranti e per la mobilità umana dell’arcidiocesi di Città del Messico, attraverso un comunicato stampa, rivolge un appello a tutti i fedeli e ai cittadini perché siano disponibili ad aiutare nell’accoglienza, che viene fatta prevalentemente nello stadio Palillo, lo stesso che ha già ospitato le precedenti carovane giunte nella capitale lo scorso autunno. Il comunicato precisa che della carovana fanno parte donne, bambini e uomini, e prosegue: “Rivolgiamo un appello ai gruppi parrocchiali che possono mettere a disposizione cibi caldi”. Gli alimenti servono in tre distinti orari: dalle 10 alle 13. Dalle 15 alle 18, dalle 21 alle 23. La struttura dello stadio Palillo può accogliere fino a un massimo di cinquemila persone. È prevedibile che in pochi giorni la nuova carovana arrivi al confine con gli Usa, in particolare a Tijuana, dove il sistema di accoglienza è quasi al collasso. (clicca qui)

8xmille: al via il 1° febbraio il concorso per le parrocchie “TuttixTutti” con lo slogan “Chi partecipa fa vincere gli altri”

“Chi partecipa fa vincere gli altri”. È lo slogan che promuove il concorso per le parrocchie TuttixTutti, promosso dalla Cei a livello nazionale, che prende il via il 1° febbraio. Ogni parrocchia potrà parteciparvi iscrivendosi online, creando un gruppo di lavoro, ideando un progetto di solidarietà e organizzando un incontro formativo per promuovere il sostegno economico alla Chiesa cattolica. Le iscrizioni saranno aperte dal 1° febbraio al 31 maggio 2019 mentre la proclamazione dei vincitori avverrà il 30 giugno tramite la pubblicazione sul sito. Dieci i premi, compresi tra 1.000 e 15.000 euro, attribuiti dalla Giuria composta dai membri del Servizio per la promozione del sostegno economico alla Chiesa cattolica, che selezionerà i 10 progetti di solidarietà considerati più meritevoli secondo i criteri di valutazione pubblicati sul sito e giudicherà la qualità degli incontri formativi realizzati. (clicca qui)

Tv2000-InBlu Radio: Brunelli va in pensione e lascia la direzione dell’informazione. Al suo posto Morgante

Il Consiglio di amministrazione di Rete Blu Spa – la società a cui fanno capo Tv2000 e InBlu Radio, le emittenti della Conferenza episcopale italiana – comunica che dal 1° febbraio 2019 Lucio Brunelli lascia la direzione dell’informazione per andare in pensione. Al suo posto il Cda ha nominato Vincenzo Morgante che già dal 1° ottobre 2018 ha ricevuto l’incarico di direttore di rete. Morgante dunque ricoprirà il doppio incarico di direttore di rete e dell’informazione di Tv2000 e InBlu Radio. “A nome del Cda di Rete Blu, della Fondazione ‘Comunicazione e cultura’ e della segreteria della Cei – dichiara il presidente del Cda, don Ivan Maffeis – esprimo profonda gratitudine a Lucio Brunelli per la professionalità, la capacità di dialogo e ascolto e l’umanità con cui dal 2014 ha ricoperto l’incarico di direttore dell’informazione. A Vincenzo Morgante, con la stima e la fiducia, giunga l’augurio sincero per il lavoro di cui è chiamato a far sintesi”. (clicca qui)