Intervista

Gmg 2022: card. Clemente (Lisbona), “non è possibile in Africa, da qui possiamo rivolgerci anche agli africani”

(Foto Siciliani-Gennari/SIR)

“Questa Gmg corrisponde a una cosa relativamente nuova cui stiamo assistendo in Portogallo ed è lo slancio missionario della gioventù cattolica, soprattutto nelle Università. È una cosa nuova. Sembra che siano stati i giovani stessi a convincere il Papa a fare da noi una Gmg”. Lo dice il card. Manuel José Macário do Nascimento Clemente, patriarca di Lisbona, commentando la notizia della sede della prossima Gmg che sarà proprio la capitale portoghese. Soffermandosi sull’organizzazione, il porporato spiega che “siamo già partiti”. “E siamo partiti con la collaborazione assolutamente necessaria delle autorità perché per fare una Gmg occorre organizzare tutta una logistica”. “Questo si può fare solo con una autorizzazione e una collaborazione attiva delle autorità”, osserva il patriarca, segnalando la presenza a Panama del sindaco di Lisbona e del presidente del Portogallo. Sulla scelta del Papa per la Gmg del 2022, il card. Clemente spiega che il pontefice è stato “sensibile alla collaborazione con i Paesi africani di espressione portoghese: perché siamo molto vicini all’Angola, a Capo verde, alla Guinea, al Mozambico e questa vicinanza è molto importante visto che, per adesso, non ci sono le condizioni per fare una Giornata in Africa”. “Credo che questo aspetto abbia contato sulla decisione del Papa. Sono tantissimi gli africani che vivono a Lisbona”.