Riepilogo

Notizie Sir del giorno: Bassetti su migranti, Parolin su abusi, Gmg, Davos, Mattarella su morti lavoro, Cara di Castelnuovo di Porto, turismo in Ue

Migranti: card. Bassetti, “non puntare agli umori negativi del popolo ma dare speranza”

(da Panama) “Se non si riscopre il concetto di umanità e la logica del Samaritano, per cui l’altro che sta ai margini della strada per un motivo o per un altro è un altro me stesso e ha le stesse necessità umane che ho io, non si risolveranno mai i problemi: né con leggi più strette né con leggi più larghe. L’umanità: l’altro è un altro me stesso”. Così il card. Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia-Città della Pieve e presidente della Cei, commenta al Sir quanto sta succedendo sulla vicenda dei migranti anche dopo la chiusura del Cara di Castelnuovo di Porto. Da Panama, dove si trova per partecipare alla XXXIV Giornata mondiale della gioventù, Bassetti chiede alla politica italiana “che tenga conto dell’animo del popolo italiano”. “La nostra gente in gran parte ora è anche arrabbiata, anche per una crisi pregressa. È in sofferenza. Ma noi non possiamo stuzzicare soltanto gli umori più negativi e più di sofferenza della nostra gente. Noi dobbiamo aiutare a riprendere fiducia, a riprendere speranza. Soprattutto fiducia nell’altro”. “Il problema dell’immigrazione – osserva – è un fatto non contingenziale, cioè di un momento o di un’epoca. È un fatto strutturale”. “O noi sapremo accogliere, sapremo integrare, sapremo accompagnare o, altrimenti, sarà un conflitto perenne. Non c’è altra alternativa: o ponti – e il Papa e la Chiesa in questo momento stanno lanciando ponti nei confronti di chiunque – e dialogo – come aveva detto Giovanni XXIII – oppure muri e scontro”. “O l’umanità va verso una pace per tutti gli uomini o sarà il conflitto, la distruzione”. (clicca qui)

Abusi: card. Parolin, “dal Santo Padre una serie di misure concrete per non lasciare che si verifichino”

“Il fenomeno degli abusi non può non produrre amarezza e dolore. Chiama tutta la Chiesa a una profonda riflessione per fare in modo che questa piaga sia debellata e che laddove si riscontrassero nuovi casi nessuno pensi di sottrarsi al primario dovere di proteggere le vittime”. Lo dice il segretario di Stato vaticano, card. Pietro Parolin, in un’intervista rilasciata a Mauro Ungaro, direttore del settimanale dell’arcidiocesi di Gorizia, “Voce Isontina”, e anticipata dal Sir. “Il Santo Padre ha messo in atto una serie di misure concrete volte a fare in modo che non vi sia spazio nella Chiesa per quegli abusi di potere e di coscienza, mediante i quali sono stati resi possibili, in un quadro di ‘voragine spirituale’, anche gli abusi sessuali”, aggiunge il porporato. Ricordando l’appuntamento della riunione dei presidenti della Conferenze episcopali a Roma alla fine di febbraio, il cardinale afferma che “occorre accompagnare questa azione del Papa con la preghiera e, nel medesimo tempo, non lasciarsi prendere dallo scoramento”. (clicca qui)

Gmg 2019: don Falabretti (Snpg), “ricordiamo Susanna, morta di meningite, al rientro da Cracovia”

(da Panama) “Oggi, nella messa, ricordiamo Susanna, la giovane morta di meningite, la domenica successiva alla Gmg di Cracovia. Il suo ritorno a casa si è fermato a Vienna”. Sono le parole di don Michele Falabretti, responsabile del Servizio nazionale di pastorale giovanile della Cei, introducendo la messa celebrata oggi a Panama per i pellegrini italiani, nella parrocchia di Nostra Signora di Guadalupe. “Preghiamo per lei in questa messa, forse la prima nella storia della Gmg in cui sono riuniti tutti i giovani italiani”, ha aggiunto. Susanna Rufi era una ragazza romana, animatrice dell’oratorio, morta a causa di una meningite fulminante, al ritorno dalla Gmg di Cracovia. La messa, presieduta dal cardinale Gualtiero Bassetti, è concelebrata da tutti i vescovi presenti (15) e dai preti che accompagnano i giovani (120 circa). (clicca qui)

Forum Davos: Greta Thunberg, “persone, imprese e politici stanno sacrificando i valori per continuare a fare un sacco di soldi”

“Alcuni dicono che non stiamo facendo abbastanza per combattere i cambiamenti climatici, ma non è vero. Perché per non fare ‘abbastanza’ devi comunque fare qualcosa, invece la verità è che di fatto non facciamo niente”. Parla in un video ai grandi riuniti a Davos Greta Thunberg, la sedicenne svedese, con diagnosi di sindrome da Asperger, che fece parlare molto di sé quando intervenne per il clima alla Cop24 di Katovice a dicembre. Ora Greta, che si divide tra studio e attivismo per il clima, ha deciso di mandare un messaggio ai partecipanti al Summit economico mondiale. “Alcuni fanno più di quanto possono, ma sono pochi e sono troppo lontani dal potere per segnare una differenza”. Greta definisce “bugia di comodo” anche il dire che “la crisi climatica sia una cosa che tutti noi abbiamo prodotto”. Invece ci sono dei responsabili “persone, imprese e politici” che sanno esattamente quali “valori impagabili stanno sacrificando per poter continuare a fare un sacco di soldi”. A loro Greta chiede “azioni reali e concrete per il clima”, di “mettere i propri obiettivi economici da parte e salvaguardare le condizioni per la vita umana”. “Non credo che lo farete”, dice con voce da bambina e sguardo da guerriera, “dimostratemi che ho torto” e “fate tutto quello che è possibile per l’obiettivo dell’1,5 gradi”. (clicca qui)

Incidenti sul lavoro: Mattarella, “morti sono inaccettabili. Sicurezza è un diritto fondamentale”

“Due giorni fa, qui a Genova – in altro luogo – ancora una volta un operaio, Eros Ciniti, è morto sul lavoro. Sono morti inaccettabili. Mentre ci uniamo all’immenso dolore dei suoi bambini e dei suoi familiari, dobbiamo ribadire che la sicurezza sul lavoro è un diritto fondamentale di cittadinanza”. Lo ha affermato questa mattina il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel corso della cerimonia commemorativa del 40° anniversario dell’assassinio di Guido Rossa, operaio e sindacalista ucciso dalle Brigate Rosse il 24 gennaio del 1979, che si è svolta presso lo stabilimento ArcelorMittal (ex Ilva) di Genova. (clicca qui)

Cara di Castelnuovo: appello delle associazioni riunite nel Tavolo Asilo, “valutare percorsi di integrazione e non lasciare nessuno per strada”

“Facciamo appello al presidente del Consiglio, al Governo e al Parlamento – oltre che alle istituzioni locali – affinché sia garantita a tutte le persone coinvolte una valutazione individuale dei percorsi di integrazione avviati ai fini del trasferimento in strutture nel territorio e non fuori regione; che sia garantita a tutti i minorenni iscritti a scuola la continuità del percorso di istruzione e che nessuno sia lasciato per strada”. È la richiesta del Tavolo Asilo, che esprime oggi sconcerto e indignazione per la modalità con cui è gestita la chiusura del Cara di Castelnuovo di Porto, il secondo centro più grande d’Italia: “Ancora una volta stanno emergendo le contraddizioni e l’inadeguatezza delle misure adottate nella gestione dell’accoglienza dei richiedenti asilo e dei rifugiati”. Con brevissimo preavviso, ad oltre 300 persone ospiti del centro, tra cui 14 minorenni, è stato comunicato che saranno obbligate a lasciare la struttura entro il 31 gennaio. I primi trasferimenti fuori regione sono iniziati già ieri e continueranno nei prossimi giorni, senza tener conto dei percorsi d’inclusione, scolastici, lavorativi e di formazione, intrapresi. Tra gli ospiti del centro, inoltre, ci sono uomini e donne ai quali, a causa del trasferimento, sarà impedito di proseguire i percorsi di riabilitazione e di cura per le violenze subite in Libia. (clicca qui)

Turismo: Eurostat, in aumento le notti trascorse in strutture ricettive nell’Ue. In testa Spagna, Francia e Italia

(Bruxelles) Nel 2018 “il numero di notti trascorse in strutture ricettive nell’Unione europea dovrebbe aver superato 3,1 miliardi, che rappresenta un aumento del 2,2% rispetto al 2017”. Lo segnala uno studio ad hoc pubblicato oggi da Eurostat. “Dal 2009, il numero di notti trascorse negli stabilimenti di alloggio turistico nell’Ue è in costante aumento; questo cambiamento è attribuibile in particolare all’aumento dei pernottamenti dei non residenti del Paese visitato”. Nel 2018, la Spagna (467 milioni di pernottamenti, -0,9% rispetto al 2017) è rimasta in cima alla lista collocandosi davanti a Francia (444 milioni, +2,4%), Italia (429 milioni, +1,9%) e Germania (419 milioni, +4,3%). Il numero di notti trascorse in strutture ricettive turistiche è aumentato in quasi tutti gli Stati membri, i maggiori aumenti si sono registrati in Lettonia (+ 8,3%), Lituania (+7, 7%) e Malta (+ 6,5%), seguiti da Polonia (+ 5,8%), Romania (+ 5,5%) e Belgio (+ 5,4%). D’altra parte, sono state osservate riduzioni in Lussemburgo (-4,3%), Irlanda (-1,5%) e Spagna (-0,9%). (clicca qui)