Commemorazione

Guido Rossa: Mattarella, “ebbe il coraggio di non guardare dall’altra parte. Terrorismo è attacco vile alle persone, alla loro dignità, alla vita”

(Foto: Francesco Ammendola - Ufficio per la Stampa e la Comunicazione della Presidenza della Repubblica)

“Onoriamo qui, oggi, un uomo, un lavoratore, un delegato sindacale, un militante politico che, nel momento in cui forze eversive e oscure portavano il loro assalto sanguinario alla nostra convivenza civile, ebbe il coraggio di non guardare dall’altra parte. Di non cedere alla meschinità della paura e della fuga dal senso di responsabilità di fronte alla minaccia e alla violenza”. Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha tratteggiato Guido Rossa nel corso della cerimonia commemorativa del 40° anniversario dell’assassinio dell’operaio e sindacalista ucciso dalle Brigate Rosse il 24 gennaio del 1979, che si è svolta presso lo stabilimento ArcelorMittal (ex Ilva) di Genova. Il Capo dello Stato ha ricordato come Rossa “ha pagato, con la sua famiglia, il prezzo supremo di chi ha voluto tener fede ai valori della Repubblica, che in Genova e nelle sue fabbriche hanno trovato radice profonda nell’impegno nato nella Resistenza”. Per Mattarella, “il terrorismo si definisce da solo per ciò che è: attacco vile alle persone, alla loro dignità, alla vita. Aggressione alle idee, intimidazione contro la libertà di ciascuno. Tentativo di abbattere le istituzioni poste a salvaguardia di tutti”. “Rossa – ha proseguito il presidente – non indugiò a chiedersi se toccasse proprio a lui contrastare il terrorismo. Seppe battersi per tutti. Anche per chi preferiva fingere di non vedere”. Mattarella ha sottolineato come in quella stagione, in Italia e in Europa, “la democrazia prevalse, sorretta da un vasto sentimento popolare, dopo gli assassinii e i ferimenti di tanti concittadini, colpevoli solo di essere interpreti delle diverse forme in cui la nostra società si è liberamente organizzata. Prevalse nel rispetto pieno delle regole dello Stato di diritto”.