Forum economico mondiale
Globalizzazione 4.0 significa costruire una “architettura globale” fondata sul “multilateralismo”. Questo il cuore dell’intervento della cancelliera Angela Merkel oggi a Davos. Gli organismi internazionali sono fondamentali, ma “la lentezza” e la “difficoltà” con cui avvengono le necessarie riforme, creano “frammentazione”: “Se il sistema reagisce lentamente alle sfide”, alcuni si muovono “autonomamente”. Per fare riforme occorre “essere pronti al compromesso”, inteso in senso alto. “Dubito che decidere avendo come unico criterio i propri interessi” sia fruttuoso, ha dichiarato Merkel, che preferisce la via del “pensare a sé insieme con gli altri”, cercando “soluzioni win-win”. Circa le sfide sul piano globale (dati, intelligenza artificiale, manipolazione genetica e bioetica), non esiste ancora “nessuna architettura globale”. Il “multilateralismo richiede coraggio” ha detto, “è difficile, ma non vedo alternative”. Il fatto che ieri, alla firma del trattato di Aquisgrana tra Francia e Germania, ci fossero anche le più alte cariche dell’Ue, ha ricordato Merkel, significa che questi due Paesi si comprendono all’interno di un quadro più ampio. Che deve, tra l’altro, imparare a “reagire con una voce sola” in politica internazionale, che deve camminare verso una “politica di difesa comune”, non come “alternativa alla Nato”, ma come risorsa ulteriore.