Iniziativa

Diocesi: Pompei, sabato mille bambini e ragazzi alla Marcia per la pace

In centinaia si sono dati appuntamento a Pompei, sabato 26 gennaio, per riflettere e manifestare in segno di pace. Il corteo, cui darà vita l’Azione cattolica ragazzi con il Servizio diocesano per la pastorale giovanile e la Comunità Papa Giovanni XXIII, raccoglierà circa mille tra bambini, ragazzi e le loro famiglie che, insieme, lanceranno il loro messaggio di pace con cori, striscioni e disegni.
La marcia, che chiude il mese dedicato dall’Acr proprio all’approfondimento di questo tema, partirà da piazza Falcone e Borsellino, per giungere davanti alla facciata della basilica, dedicata alla pace universale, in cima alla quale si trova la monumentale statua della Madonna del Rosario con il Bambino.
Alle 18, riuniti in piazza Falcone e Borsellino, i bambini condivideranno alcuni momenti di gioco animati dall’Acr. Poi, la riflessione, a cura della Comunità Papa Giovanni XXIII, sul messaggio di Papa Francesco per la 52ª Giornata mondiale della pace, celebrata il 1° gennaio, dal tema “La buona politica è al servizio della pace”. Sarà lì, a conclusione di questo primo momento, che il sindaco, Pietro Amitrano, saluterà i partecipanti al corteo.
Subito dopo, si inizierà a marciare attraverso le strade che conducono a piazza Bartolo Longo. I piccoli dell’Acr porteranno alcuni loro disegni (uniti da un unico lungo nastro), in cui hanno raffigurato bambini che si danno la mano, simbolo dell’incontro tra le genti di ogni nazione.
Al momento dell’arrivo in piazza, tutte le luci saranno spente, mentre sulla facciata saranno proiettate le immagini della Madonna e del beato Bartolo Longo. Al lato opposto della piazza, sulla facciata del Palazzo della Delegazione, saranno proiettate alcune frasi tratte dal Messaggio del Papa per la Giornata della pace. Infine, verrà letto un passo del discorso che il beato pronunciò nel maggio del 1901, in occasione dell’inaugurazione della facciata. La marcia si concluderà con la benedizione impartita ai partecipanti dall’arcivescovo, mons. Tommaso Caputo.