Convegno
“Tutela dei beni culturali ecclesiastici in caso di calamità naturali” è il tema dell’intervento di Leonardo Nardella, segretario regionale del ministero per i Beni e le attività culturali del Lazio, intervenuto oggi al convegno su “Beni culturali ecclesiastici: tutela e prevenzione tra presente e futuro” svoltosi al Palazzo vescovile di Velletri. “Per la prevenzione il ministero ha stanziato venti milioni di euro rispetto alle calamità naturali nel Lazio – afferma Nardella – e sono in corso accordi con la Cei per creare un modello di monitoraggio e intervento. Un nuovo modello d’intervento è stato istituito dal ministero nel 2015, prevede l’istituzione immediata di un’unità di crisi regionale e nazionale. Questo modello è oggetto di continuo rinnovamento, per renderlo sempre più efficiente”. Nardella ha illustrato gli interventi svolti dopo il terremoto del Centro Italia del 2016: “Le condizioni di distruzione in alcuni casi persistono. Però, per la messa in sicurezza delle opere d’arte sono stati fondamentali i depositi temporanei, in territori sicuri, dove si eseguono anche restauri, come la caserma dei Carabinieri forestali di Cittaducale (Ri)”. Rispetto ai dati: “Gli interventi di messa in sicurezza sono stati circa 1100 nelle quattro Regioni coinvolte dal sisma, che nel Lazio si è concentrato in pochi luoghi, con danni ingenti e i beni recuperati sono quasi solo di natura ecclesiastica. Sono stati effettuati interventi su 469 chiese e recuperate oltre tremila opere d’arte. Dalle macerie, sono stati salvati quasi mille quadri” ha concluso.