Omelia

Ordine Mercedario: card. Sandri (Chiese Orientali), “andare incontro all’uomo sofferente, spendendosi di persona”

“San Pietro Nolasco non si mise a combattere o riflettere sul sistema ingiusto di quell’epoca, ma si decise ad andare incontro all’uomo sofferente, spendendosi di persona”. Lo ha detto, ieri, il card. Leonardo Sandri, prefetto della Congregazione per le Chiese Orientali, nell’omelia della celebrazione eucaristica per la conclusione del Giubileo nell’ottavo centenario della fondazione dell’Ordine Mercedario nel santuario basilica di Nostra Signora di Bonaria, a Cagliari. Ricordandone l’udienza con il Papa del 6 dicembre scorso, il porporato ha affermato che “la spiritualità della famiglia mercedaria si fonda sull’esperienza di essere stati voi per primi redenti da Cristo, essendo consapevoli che l’infedeltà all’alleanza offertaci dal Signore, il rinchiuderci nella prigionia di noi stessi e del nostro egoismo, è anzitutto la nostra”. “Ma siamo ancora più certi della bellezza della libertà che Cristo ci offre, e che sentite di poter custodire nella misura in cui vivete il voto di offrire voi stessi, tutta la vostra vita per il Signore”. Segnalando come “la presenza di Maria” sia “all’origine della missione” dell’Ordine” e “qui nel Santuario di Bonaria diviene intensa e visibile”, il cardinale ha auspicato che “ci faccia sentire l’urgenza del dono di noi stessi nelle vicende quotidiane”. “Inviaci assieme al tuo Figlio nelle viscere del mondo per far emergere coloro che vivono nelle tenebre e nell’ombra di morte, per essere speranza di libertà per coloro che hanno perso la speranza, rendi la nostra vita moneta di scambio per il riscatto di quei nostri fratelli, che vivono privati della libertà e senza speranza nelle nuove periferie della schiavitù”.