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Naufragio nel Mediterraneo: Save the Children, “scongiuriamo una nuova tragedia in mare”

“Dopo l’assurda morte in mare di 117 persone, tra cui due bambini e una donna incinta, in queste ore stiamo rischiando che un’altra tragedia si consumi a largo delle coste libiche. Un barcone con a bordo 100 persone sta affrontando una situazione metereologica avversa ed è molto probabile che ci siano bambini tra di loro”. Lo dichiara Raffaela Milano, direttrice Programmi Italia-Europa di Save the Children, a proposito del recente naufragio di un’imbarcazione davanti alle coste libiche. “La tragedia che si è consumata negli ultimi giorni non può che mettere tutti noi, l’Italia e l’Europa intera, di fronte alle proprie responsabilità. Non possiamo semplicemente fingere che la cosa non ci riguardi, lasciando che il Mediterraneo diventi un cimitero di vittime invisibili”. Per questo motivo, Milano ha aggiunto che “è indispensabile che la comunità internazionale si impegni per realizzare vie di accesso sicure dalle aree di crisi o di transito” in modo da “evitare che decine di migliaia di persone continuino a essere costrette a ricorrere ai trafficanti, mettendo in serio pericolo la propria vita, per attraversare il Mar Mediterraneo, ed è immediatamente necessario soccorrere le persone a rischio in mare, a prescindere da qualsiasi altra considerazione”.