Violenza

Irlanda del Nord: autobomba esplosa a Derry. Bairner (esperto), “episodio più grave degli ultimi 20 anni”

“È troppo presto per sapere se il camioncino fatto esplodere a Derry sabato sera rappresenta un segnale dell’intensificarsi della violenza da parte dei gruppi terroristi repubblicani dissidenti oppure se fa parte della guerriglia condotta anche dopo l’accordo del Venerdì santo del 1998, che ha inaugurato una nuova stagione di pace. Certo una bomba nel centro, fuori dal tribunale, sembra un episodio più grave rispetto a quelli degli ultimi vent’anni”. Lo afferma Alan Bairner, profondo conoscitore dell’Irlanda del Nord, dove ha abitato per venticinque anni, insegnando politica all’Università dell’Ulster. Ha anche tenuto lezioni alla “Maize prison”, la prigione nordirlandese che ha ospitato, dalla metà degli anni settanta, i terroristi più pericolosi sia dell’Ira sia delle formazioni protestanti.
“Indirettamente si può dire che questo episodio di violenza è riconducibile alla Brexit – spiega l’esperto -. L’assenza di un governo locale, a Belfast, per colpa soprattutto del partito nordirlandese protestante ‘Dup’, fa arrabbiare i gruppi repubblicani. Il fatto che da questo partito dipenda poi, in questo momento, la sorte del governo britannico a Westminster non fa che peggiorare la situazione”. “Per non parlare del fatto che ‘Sinn Fein’, la voce politica dell’‘Ira’ – aggiunge Bairner -, ha deciso di boicottare il parlamento di Londra e, di conseguenza, la parte della popolazione che vuole un’Irlanda unita non si sente rappresentata in modo adeguato”.