“Un serio invito a riflettere sulla natura dell’evangelizzazione missionaria alla luce dell’autentica libertà religiosa e dell’importanza dell’umiltà, a essere disposti ad ascoltare e imparare dagli altri attraverso il dialogo paziente e permanente e riconoscere in loro, specialmente nei nostri vicini musulmani, i nostri fratelli e sorelle”. Lo rivolge fra’ Michael A. Perry, ministro generale dell’Ordine dei frati minori, nella lettera alla Custodia in Marocco per la festa dei Santi Martiri, scritta in occasione dell’ottavo centenario della presenza francescana in Marocco. Dopo aver ricordato il metodo proposto da san Francesco per “iniziare e continuare a vivere il Vangelo in modo radicale”, il ministro generale richiama la “regula non bullata”, cioè “non fare liti o dispute e annunciare la parola di Dio” quando i frati andavano “tra gli infedeli”. “Oggi, noi frati minori ci impegniamo ad abbracciare il desiderio ardente di Francesco di condividere la sua esperienza dell’amore e della misericordia di Dio con gli altri – continua la lettera -, un’esperienza che lo ha portato ad abbracciare tutte le persone come fratelli e sorelle – figli di Dio e membri della stessa famiglia di Dio, chiamati a percorrere la via della santità, della giustizia, della pace e della bontà verso tutti gli esseri viventi”. Infine, l’auspicio di fra’ Perry che “questa commemorazione dei Cinque Santi Martiri di Marrakech possa offrire a tutti i fratelli un momento in cui possiamo ringraziare e impegnarci a seguire le orme di nostro Signore Gesù Cristo”.