
La Conferenza dell’episcopato dominicano (Ced) ha pubblicato una lettera pastorale dedicata ai giovani, in vista della festività nazionale della Nostra Signora di Altagracia, intitolata “Ascoltare e accompagnare i giovani in un processo di discernimento”. Il documento affronta vari aspetti della realtà sociale dei giovani dominicani, elencando alcuni motivi di preoccupazione: l’aumento dei giovani morti per suicidi, omicidi e incidenti stradali; gli alti livelli di violenza; la sessualità disordinata; l’apatia e la mancanza di un’attitudine alla partecipazione. Ma viene ricordato anche l’importante ruolo dei giovani, fin dalla fondazione della Repubblica Dominicana. Da qui l’auspicio di un impegno per la pace, la solidarietà e la giustizia, per essere “la voce che si alza all’interno della società, denunciando i mali di luoghi in cui vivono e, con la propria condotta, essere protagonisti di un cambiamento dei giovani per preparare le strade del Signore”. L’invito che i vescovi rivolgono ai giovani è di denunciare fenomeni come la corruzione, il traffico d’armi, il narcotraffico, lo sfruttamento delle risorse naturali.
Nella lettera la Ced si rivolge anche ai genitori, ricordando il loro fondamentale compito educativo: “La famiglia è fondamentale, perché i genitori accompagnano, orientano, guidano, trasmettono valori e credenze, ed educano alla fede”. I vescovi chiedono “perdono ai giovani e alle loro famiglie che sono stati vittime di qualche contro-testimone che faceva parte della nostra Chiesa. Che le debolezze di alcune persone della nostra comunità non vi scoraggino, che la fragilità e i peccati non siano la causa di una perdita di fiducia. La Chiesa è vostra madre, non vi abbandona ed è disposta ad accompagnarvi per strade nuove”. La lettera pastorale prosegue, quindi, mettendo in evidenza l’importanza del lavoro educativo messo in atto per la formazione umana, morale e spirituale dei giovani.