
“Ci siamo scambiati sull’altare, questa mattina, durante la messa nella chiesa del monastero domenicano di Holy Cross nel centro di Leicester. Appena i vescovi cattolici hanno finito di celebrare quelli anglicani hanno preso il loro posto per recitare le preghiere del mattino. È stato un gesto significativo e commovente dal momento che non possiamo condividere l’Eucarestia”. L’arcivescovo di Birmingham Bernard Longley, copresidente della commissione per il dialogo ecumenico Arcic, fa un bilancio della due giorni ecumenica che ha visto 27 vescovi cattolici e i loro confratelli anglicani riunirsi per pregare e studiare insieme a Leicester. “Ci incontriamo ogni due o tre anni, come raccomandato dal documento ‘Crescere insieme nell’unità e nella missione’, messo a punto dalla Commissione internazionale Iarcuum che promuove i rapporti pastorali tra le due Chiese”, spiega. “Questa volta abbiamo usato il metodo dell’ecumenismo ricettivo che consiste nel chiederci che cosa possiamo imparare gli uni dagli altri. In materia di metodi per prendere delle decisioni per esempio”. Il copresidente della commissione Arcic parla di come Papa Francesco è stato ricordato e citato più volte e di come i vescovi anglicani si siano detti molto contenti della canonizzazione di Papa Paolo VI che ricordano con affetto per il suo incontro storico con il primate anglicano Michael Ramsey, che avviò le commissioni Arcic, delle quali la due giorni di Leicester è l’ultimo frutto.