Riflessione

Giornata dialogo cattolici-ebrei: Hofmann (Comm. rapporti ebraismo), “segno dell’importanza per i cristiani delle radici ebraiche”

“Un segno di quanto sia importante per la Chiesa offrire ai cristiani l’opportunità di ricordare con gratitudine le radici ebraiche della loro fede e di prendere coscienza del dialogo attualmente in corso con l’ebraismo”. Così Norbert Hofmann, segretario della Commissione per i rapporti religiosi con l’ebraismo, su L’Osservatore Romano, in edicola oggi pomeriggio con la data di domani, a proposito della Giornata del dialogo tra cattolici ed ebrei, che la Chiesa cattolica in Italia celebra domani, 17 gennaio. Ricordando che, oltre che in Italia, la Giornata “si celebra il 17 gennaio anche in Polonia, in Austria e nei Paesi Bassi”, Hofmann la considera “una buona occasione per illustrare gli eventi più significativi che hanno avuto luogo recentemente nel dialogo ebraico-cattolico”. Un dialogo che “è e rimane, per sua natura, qualcosa di vivo, dinamico e incompiuto”. “Si tratta di un rapporto tra ebrei e cristiani che va progressivamente intensificandosi, di un’amicizia comune che cresce passo dopo passo, davanti al volto di Dio”. Il segretario della Commissione ricorda come “le relazioni intense non sono esenti, a volte, da conflitti, malintesi, incongruenze”. “Non mancano alti e bassi, passi avanti e passi indietro, ma alla fine si rimane insieme sul cammino intrapreso e ci si continua a parlare, per progredire”. Per questo motivo, Hofmann sostiene che “il dialogo ebraico-cristiano non è dissimile da qualsiasi relazione viva e vivace”. “Ebrei e cristiani dipendono gli uni dagli altri, accomunati da una stessa origine che li contrassegna tuttora e da un ricco patrimonio spirituale, che dovrebbe essere ricordato e valorizzato sempre più anche nel dialogo”.