Atto vandalico

Bomba in pizzeria a Napoli: Sorbillo al Sir, “sono desolato. Con me è scossa la città e tutta l’Italia”

“Sono desolato per la bomba in pizzeria. E con me è scossa tutta la città e l’Italia intera”. Così Gino Sorbillo, proprietario della pizzeria in via dei Tribunali, nel centro storico di Napoli, davanti al cui ingresso stanotte è stata fatta esplodere una bomba, commenta al Sir quanto è accaduto. Per Sorbillo, impegnato anche in tante attività sociali e noto pure in tv, è un incubo: “Sembra di essere tornati alla stagione delle bombe, per di più nel centro antico di Napoli, sempre affollato di studenti e di tanta gente semplice”. “La mia pizzeria – aggiunge – è il simbolo della rinascita del centro antico della città, che lavora e attira turismo, insomma l’immagine positiva di Napoli. Io sono a via dei Tribunali da 24 anni, ma la nostra pizzeria di famiglia ha cento anni di storia, sono stato nell’Arma dei carabinieri e ho sempre aiutato ragazzi a rischio mostrando loro come attraverso la pizza ci si può salvare. Perciò, considero questa bomba una vigliaccata da parte di chi mi ha attaccato per dare segnali ad altri esercenti e commercianti, come a dire: ‘Abbiamo colpito Sorbillo, ora mettiamo bombe anche a voi'”. Era nell’aria un fatto del genere? “Assolutamente no – risponde Sorbillo -: io sono sempre attento a monitorare quello che mi gira intorno, anche per la mia esperienza nelle forze dell’ordine, e so di essere sempre tenuto d’occhio, ma non avevo ricevuto minacce”. I danni subiti dal locale “ammontano ad alcune migliaia di euro, ma è grande il danno morale”. Gino ricorda anche “l’incendio di cinque anni fa, con le foto dei miei nonni distrutte. Fu un dolore: non era per il valore economico, ma per il valore affettivo di quelle foto. Ma io non mi sono arreso e ho ricominciato, portando avanti anche tante iniziative sociali. Ora è arrivata la bomba: cosa mi devo ancora aspettare?”.
La desolazione, comunque, non ferma Sorbillo: “Con questo atto mi hanno fatto capire che sto facendo bene. Non mi arrendo”. Proprio il 17 gennaio si celebra la Giornata mondiale del pizzaiolo: “Domani, alle 16 – ci anticipa Gino -, i pizzaioli delle due associazioni napoletane si raduneranno davanti al mio locale in via dei Tribunali vandalizzato dalla bomba per dire che siamo tutti uniti”.
Sorbillo intende riaprire la pizzeria tra qualche giorno, forte anche della solidarietà di tanti: “Dal sindaco al questore, da giornalisti a colleghi di tutta Italia, anche loro impegnati nel sociale come me. Non mi sono sentito solo”.