Pace

Colombia: mons. Henao su leader sociali uccisi, “presenza crescente di gruppi legati al narcotraffico”

Dopo la firma del trattato di pace nel territorio colombiano “c’è una situazione confusa”. L’abbandono delle Farc ha spesso provocato lotte per il controllo del territorio rimasto libero, “il più delle volte tali lotte sono condotte da gruppi legati al narcotraffico e da altri traffici illeciti”. La denuncia al Sir arriva da mons. Héctor Fabio Henao, direttore del Segretariato di Pastorale sociale Caritas della Conferenza episcopale colombiana. Si tratta, il più delle volte di bande criminali di carattere paramilitare o di frazioni dissidenti delle Farc, “ma si tratta di una situazione complessa – dice mons. Henao – che spetta alle autorità indagare”. Il direttore della Pastorale sociale spiega che “il fenomeno di tale mancata protezione coinvolge tutti i dipartimenti del Paese, anche se è concentrato soprattutto nella zona sud-occidentale (in particolare nei dipartimenti del Cauca e della Valle del Cauca) e nel nord del dipartimento di Antioquia, dove continuano a essere frequenti le deportazioni forzate (desplazamientos) di intere popolazioni. Noi siamo in contatto costante con gli uffici di Pastorale sociale delle diverse diocesi, per cercare di segnalare e prevenire episodi di questo tipo. Un grosso contributo alla graduale pacificazione del Paese potrebbe venire dalla pace tra il Governo e l’altra guerriglia marxista ancora attiva, l’Esercito di liberazione nazionale (Eln). Il tavolo di dialogo all’Avana non è più stato convocato dopo l’elezione di Iván Duque alla presidenza della Repubblica. Giovedì scorso l’Eln ha chiesto la “riattivazione immediata del tavolo di dialogo”, con l’obiettivo di un cessate-il-fuoco bilaterale. Il Governo chiede invece previamente la cessazione di tutte le attività violente e di guerriglia da parte dell’organizzazione. “Il tavolo di pace non sta proseguendo come si sperava, si sta cercando di conciliare le due posizioni. Nei messaggi di inizio anno, però, dia il Governo che l’Eln hanno espresso la volontà di riaprire il tavolo. Lo ha detto Duque, lo ha detto l’Eln. Sarebbe una cosa molto importante, soprattutto per alcune regioni del Paese”.