Regno Unito: Liverpool, al via il Congresso eucaristico. Mons. McMahon, “ritrovarsi a casa in Gesù”

(Liverpool) Nel cuore di Liverpool, in quel porto dove approdarono nel passato milioni di migranti irlandesi per portare la fede in ogni angolo di queste isole, questa Chiesa, per secoli perseguitata e ancora minoritaria, con appena sei milioni di fedeli, sta celebrando se stessa. All’arena, ex magazzino della Rivoluzione industriale, oggi sala di concerto famosa della città dei Beatles, diecimila cattolici, in arrivo da ogni angolo del Regno Unito, hanno cominciato a ritrovarsi per celebrare l’Eucarestia. È cominciato “Adoremus”, tre giorni di congresso, che si concluderà domenica: per la prima volta dalla Riforma di Enrico VIII in questi giorni ai cattolici fedeli di Roma verrà consentito di portare in processione l’Eucarestia. Si tratta di un congresso che viene presentato come un trionfo di amicizia, esempio di dialogo tra laici e vescovi che circolano tra la gente salutando e abbracciando tutti e anche celebrazione di ecumenismo. Vi sono infatti, qui, i rappresentanti di ogni denominazione cristiana, quelle stesse chiese protestanti che, nel lontano 1908, all’altro congresso eucaristico, puntarono i piedi e impedirono l’esibizione del Santissimo. E così questa città, centro nevralgico del nord, attrazione turistica da quando è stata capitale europea della cultura nel 2008, ritorna, ancora una volta alle sue radici religiose. “Perché i cattolici inglesi possano ritrovarsi a casa in Gesù nel Santissimo Sacramento”, come ha detto, inaugurando “Adoremus”, l’arcivescovo di Liverpool Malcolm McMahon.

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