Case occupate: Amnesty, “preoccupati per primi casi di sgomberi, a rischio incolumità di persone vulnerabili, minori e disabili”

A una settimana dall’emanazione della circolare del ministero dell’Interno sull’occupazione arbitraria degli immobili, Amnesty international Italia esprime “preoccupazione” sui primi casi di attuazione. L’organizzazione non pone in discussione il diritto di chi ha legittimamente titolo a un alloggio a potervi finalmente risiedere, laddove finora ciò gli sia stato impedito con la forza o comunque contro la legge. Tuttavia, secondo informazioni di stampa, “a essere sgomberati risultano finora soprattutto luoghi che erano inoccupati e abbandonati e che erano abitati da italiani e stranieri o erano stati trasformati in spazi sociali e luoghi di aggregazione”. “Risulta inoltre particolarmente grave”, a giudizio dell’associazione, “il rovesciamento della previa valutazione rispetto alle condizioni di vulnerabilità dei singoli occupanti e all’individuazione di soluzioni abitative alternative. Al contrario l’attuale circolare sembra anteporre alla protezione dell’incolumità degli individui e del diritto a un’abitazione – specialmente in presenza di casi con elevata fragilità, riguardanti ad esempio minorenni e disabili – la tutela della sicurezza pubblica e la prevenzione di presunti focolai di criminalità”. Amnesty international Italia continuerà a monitorare l’applicazione della circolare, anche in considerazione dell’indicazione della fine del mese di settembre per un primo punto sulla situazione sullo stato del fenomeno, provincia per provincia, con l’indicazione delle iniziative avviate.

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