“Abbiamo parlato con il primo ministro Serraj per fiancheggiare l’iniziativa di riunione che il delegato Salamè ha convocato. Per sostenere lo sforzo di Salemè e il risultato raggiunto, su iniziativa italiana, è stata promossa una seconda dichiarazione congiunta di sostegno e incoraggiamento alle parti a mantenere gli impegni assunti”. Lo ha detto il ministro degli Affari esteri e della cooperazione internazionale, Enzo Moavero Milanesi, intervenendo all’audizione in Parlamento sulla situazione in Libia e sull’impegno dell’Italia. “Abbiamo una situazione di cessate il fuoco e l’obiettivo di questa tregua è quello di riavviare il dialogo”. Il ministro ha ribadito che “pensiamo di aver contribuito in un’interrelazione positiva con gli altri Stati e il delegato Onu”. A proposito della date delle prossime elezioni in Libia, il ministro ha spiegato che “l’appuntamento elettorale è la situazione di svolta della situazione generale”. “La posizione del Governo – ha aggiunto – è sempre stata quella di dire che si devono fare le elezioni in Libia. Quando? Saranno a dirlo gli stessi libici e le loro istituzioni. Ovviamente si devono fare in condizioni di sicurezza e legittimità. Noi non fissiamo date, ma ci rimettiano alla volontà del popolo libico. Ci sembra curioso che le date siano stabilite dall’esterno, anche nell’ambito delle conferenze internazionali”.