“Genova è una città che ha vissuto molti lutti negli ultimi anni e sa che cosa sono le tragedie. Basti pensare alle alluvioni del 2011 e del 2014. Ma ha anche le risorse proprie per risollevarsi. In questi giorni non faccio altro che parlare con imprenditori, armatori, spedizionieri: c’è la volontà di trasformare questo disastro in un’opportunità di crescita”. Lo afferma il governatore della Liguria, Giovanni Toti, in un’intervista pubblicata sull’ultimo numero settimanale “Famiglia cristiana”. Tante sono le urgenze che si affollano in agenda. “Stiamo cercando di fare di tutto – spiega il governatore – perché il disagio delle persone che sono state sfollate venga mitigato sia nell’immediato con l’assegnazione delle case, sia nel futuro con gli indennizzi. Stiamo per varare una legge ad hoc per i risarcimenti, che devono tenere conto anche dei disagi patiti”. Toti spiega che metà degli sfollati ha già una sistemazione. “Ne stiamo consegnando a un ritmo di sette, otto al giorno – aggiunge -. Avevamo previsto di concludere entro novembre ma se andiamo avanti così potremmo finire a fine settembre. Sono già partiti i cantieri a mare per il ‘by pass portuale’ del traffico pesante e per una nuova arteria stradale. A pochi giorni dal disastro del Ponte Morandi mi pare un record assoluto. Stiamo lavorando anche per mitigare il disagio dei genovesi con la ripresa autunnale”. Ai genovesi Toti chiede di adottare il sistema del “car pooling”, mettendo in comune l’auto per andare al lavoro, in modo da intasare il meno possibile il traffico e annuncia che sarà chiesto alle scuole di adottare orari flessibili, con ingressi scaglionati degli studenti: “la circolazione sarà meno congestionata”.