“A me piace pensare che voi giovani siete e dovete sempre più diventare ‘cercatori curiosi e sognatori folli’”. Lo scrive il vescovo di Ugento-Santa Maria di Leuca, mons. Vito Angiuli, nella sua lettera rivolta agli studenti, all’inizio del nuovo anno scolastico. Dopo aver delineato l’attuale condizione giovanile, il presule cita Steve Jobs e Papa Francesco. Del primo sottolinea l’invito a “non perdere la voglia di imparare, a essere sempre curiosi, a non smettere di cercare in modo folle e non convenzionale, a non pensare di avere imparato tutto, ma ad essere pronti a mettersi in gioco per continuare a cercare, a non perdere la curiosità”. Del secondo, invece, richiama le parole pronunciate nel recente incontro con i giovani al Circo Massimo. “Il messaggio su cui vi invito a riflettere – afferma il vescovo rivolgendosi ai giovani – è: ‘essere curiosi cercatori e sognatori folli’. Follia, in questo caso, non va intesa nel senso dello sballo o nel mettere coscientemente e volutamente la propria vita e quella degli altri in situazioni di pericolo o nell’abbandonarsi all’inedia e all’apatia”. La follia di cui parlo – aggiunge il presule – è vivere l’esistenza come una meravigliosa avventura, da esplorare con creatività per cercare una felicità piena e duratura, andando, se è necessario, controcorrente, senza lasciarsi risucchiare dalle mode passeggere ed effimere”. Una follia che, secondo mons. Angiuli, “produce un cambiamento di sé e del mondo che ci circonda”.