
Nuovo appuntamento l’8 settembre a Viterbo (ore 10, Teatro Caffeina, via Cavour) all’interno del percorso di celebrazione e approfondimento del secolo e mezzo di vita dell’Azione Cattolica italiana, “associazione di laici cristiani che ha concorso profondamente a plasmare la vita della Chiesa e del Paese”. All’origine, la Società della Gioventù cattolica italiana, opera di due giovani, l’emiliano Giovanni Acquaderni e il viterbese Mario Fani. A quest’ultimo è dedicato il convegno “Tra sogno e realtà. Mario Fani e i 150 anni di Ac: una scelta profetica”. “Un viaggio nel passato – spiega un comunicato dell’associazione – per cogliere meglio le sfide del presente”. Partecipano: padre Giulio Albanese, missionario comboniano, Rosy Bindi, già dirigente di Ac e parlamentare della Repubblica, Giancarlo Loffarelli, docente di Storia e filosofia, regista e scrittore, Luciano Osbat, docente di Storia moderna e archivistica generale all’Università della Tuscia e direttore del Cedido, mons. Gualtiero Sigismondi, assistente ecclesiastico generale dell’Ac e vescovo di Foligno, Matteo Truffelli, presidente nazionale dell’Ac. Modera i lavori Gennaro Ferrara, giornalista di Tv2000.
“Oggi più che mai servono testimoni credibili. Le pagine intense della vita di Mario Fani narrano di una grande fedeltà evangelica e di un impegno generoso e appassionato, per i giovani e con i giovani, al servizio della comunità cristiana e del Paese. Con i suoi compagni, Fani fu precursore di quella ‘Chiesa in uscita’ tanto cara a Papa Francesco, capace di rispondere alle esigenze del suo tempo: si pensi ai forni per i poveri, le scuole serali per i lavoratori, la biblioteca circolante per elevare le coscienze del popolo”. La nota di Ac prosegue: “Una lezione di attualità sconvolgente che continua a provocarci. L’intensa volontà di leggere nel prossimo il fratello, in un tempo in cui andava maturando una visione nuova della missione ecclesiale e del ruolo dei laici. Un tempo che, ancora oggi, è il nostro tempo”.