
Anche Tallinn ha adesso il suo memoriale alle vittime del comunismo per ricordare uno per uno i nomi delle oltre 22mila persone che furono annientate dal regime sovietico, tra il 1940 e il 1990. È composto da due parti: un “viaggio” lungo un corridoio oscuro della memoria, sui cui muri sono i nomi delle vittime, e il “giardino di casa”, un parco rigoglioso attorno al corridoio, per esprimere il fatto che le persone sono state portate via dalla serenità delle proprie vite e condotte alla morte dai seguaci di Stalin. Voluto dal ministero della Giustizia nel centenario della fondazione della Repubblica estone che il Paese celebra nel 2018, il monumento è stato inaugurato il 23 agosto scorso. Un sito (www.memoriaal.ee) aiuta a identificare su quale placca commemorativa sia riportato il nome della vittima che si sta cercando. Nel memoriale c’è una parte dedicata anche alle “elite militari e agli eroi di guerra”, 801 militari che per primi sono stati vittime della repressione di Stalin nel 1940. “Visitando questo luogo, pensiamo al fatto che per noi non è astratto il prezzo della nostra esistenza come Paese libero. La perdita della libertà, a seguito dall’accordo firmato tra il regime nazista e comunista, è costata la vita di oltre un quinto del nostro popolo” ha detto il ministro della giustizia Urmas Reinsalu. Intenzione del governo estone è anche quella di fondare a Tallinn un “museo internazionale per le vittime del comunismo”. Il memoriale e la banca dati sulle vittime, ancora in aggiornamento, sono gestiti dall’Estonian Institute of Historical Memory Foundation.