Incontro internazionale
Dopo il Concilio si disse che era “l’ora dei laici”, ma il Papa “nella sua lettera alla Commissione per l’America Latina aveva osservato che questo orologio sembrava essersi fermato”. Invece “questo incontro ha dimostrato che, grazie a Dio, quell’orologio non si è fermato”. A parlare è padre Alexandre Awi Mello, segretario del Dicastero per i laici, la famiglia e la vita, concludendo a Roma l’incontro internazionale “Promozione e formazione dei fedeli laici. Buone pratiche” (26-28 settembre). “A volte – riconosce – la batteria di questo orologio sembra debole, a volte va indietro oppure va più lentamente del previsto, ma vi invito a continuare a caricarlo” o meglio a “collegarlo direttamente con lo Spirito Santo che lo fa funzionare secondo la volontà e il piano di Dio (come Internet che regola automaticamente il nostro orologio quando cambiamo fuso orario)”. Dall’incontro è emerso l’impegno delle Conferenze episcopali per la formazione del laicato, osserva Awi Mello; una formazione che per essere integrale deve essere “spirituale, dottrinale, pastorale e umana”. Strategici la formazione dei formatori e il lavoro in rete. Il segretario del Dicastero propone “un’opzione preferenziale per i laici” che “implica un’opzione per la famiglia, per i giovani, per i poveri, per la vita del mondo”. L’opzione preferenziale per i laici, assicura, “è la garanzia di una ‘Chiesa in uscita’, mossa dalla forza del battesimo e dall’unzione dello Spirito sul santo popolo fedele di Dio, come ama dire il Papa. Francesco e il nostro Dicastero contano su di voi – conclude rivolgendosi ai presenti -. Facciamo insieme questa opzione preferenziale”.