Sinodo
“Cresce nella Chiesa la consapevolezza che per accompagnare i giovani servono, oltre alle persone, strutture di animazione capaci di attrazione”. Lo ha sottolineato il card. Lorenzo Baldisseri, segretario del Sinodo dei vescovi, per il quale nell’ambito della pastorale giovanile “l’attuazione di nuove strategie è una via obbligata”. Intervenendo alla presentazione di “Inquieti sognatori”, curato da padre Vito Magno, il card. Baldisseri ha evidenziato che “la pastorale giovanile non può più essere rivolta solo ai ragazzi più disponibili, ma c’è un lavoro da fare per mettere i giovani credenti a contatto con il mondo esterno e con le frontiere della solidarietà”. “Non bisogna solo coltivare i ragazzi vicini, ma occorre andare nei luoghi dove essi sono”, ha ribadito il porporato esortando ad elaborare “una proposta formativa che ricalchi i tratti del documento pre-sinodale”. Secondo il card. Baldisseri, il testo firmato da padre Magno che raccoglie le conversazioni con i giovani e sui giovani, curate per Radio Vaticana Italia, “è pensato per gli adulti, per coloro che hanno il compito di non tarpare le ali ai sogni dei giovani, che devono indicare l’orizzonte”. “Le analisi del libro – ha osservato – mettono in evidenza la rilevanza del Sinodo per chi è impegnato nel mondo giovanile”. È necessario “ricostruire l’alleanza tra la Chiesa e i giovani”, ha aggiunto il card. Baldisseri ricordando che “nel cuore del Papa i giovani non solo solo oggetto di attenzione, ma soggetti indispensabili nell’evangelizzazione”. “Il Papa vuole che la Chiesa si dedichi a loro, che siano protagonisti e attori nei processi di formazione e di assunzione di responsabilità”, ha affermato il cardinale che ha fatto riferimento alla riunione pre-sinodale “che ha visto la partecipazione di 300 giovani dei cinque continenti e 15mila attraverso o social”. “Abbiamo constatato – ha concluso – la gioia dei ragazzi per le risposte del Papa e per le sue parole di stimolo ai valori del sacrificio e della lotta per la libertà e la giustizia”.