Appuntamenti

Diocesi: Nola, tre giornate di Avvenire e Sovvenire. Sabato la prima al Seminario vescovile con Mimmo Muolo e Stefano Gasseri

Comprendere l’importanza di custodire e comunicare uno sguardo di fede sul territorio è l’obiettivo del confronto al centro delle tre Giornate dell’Avvenire e del Sovvenire – una per ogni zona pastorale – promosse dall’Ufficio per le comunicazioni sociali della diocesi di Nola, in collaborazione con il Servizio diocesano per la promozione del sostegno economico alla Chiesa cattolica (Sovvenire), sul tema “Educare lo sguardo. Il #sovvenire di un paesaggio per la tutela dell’#avvenire comune”. Il primo incontro è previsto il 29 settembre, alle 10, presso il Seminario vescovile di Nola. Il 17 novembre appuntamento nella parrocchia San Sebastiano martire di Brusciano, il 19 gennaio 2019 presso la parrocchia Santa Maria delle Vergini di Scafati. Sabato prossimo, ospiti d’eccezione saranno Mimmo Muolo (Avvenire) e Stefano Gasseri (Sovvenire nazionale) che presenteranno l’importanza dell’impegno nell’ottica della comunione, della corresponsabilità, della perequazione, della solidarietà, della trasparenza e della libertà. Le giornate saranno occasione per mettere in evidenza la preziosità di risorse come Avvenire e il mensile diocesano inDialogo che da quasi tre anni esce in Campania – con una diffusione di 16.000 copie – come dorso del quotidiano dei cattolici italiani. “Sempre più spesso il bene ‘non fa notizia’ – osserva il vescovo Francesco Marino – . Per grazia però la Chiesa italiana, coltivando uno dei semi dell’ultimo Concilio, ha fatto sì che crescesse l’autorevolezza di Avvenire, grazie al quale anche il nostro mensile cresce come strumento di annuncio della speranza. Un segno della vicinanza della Chiesa al territorio così come lo sono le parrocchie e le mense e centri della Caritas, luoghi – ma anche gesti – che sarebbe difficile portare avanti, rendere accoglienti, operativi e aperti a tutti senza l’operato del Sovvenire”. “Dobbiamo impegnarci – conclude – perché i campanili possano continuare a svolgere il ruolo di sentinelle del territorio, a indicare il cielo all’uomo, a educare lo sguardo alla bellezza e il cuore alla sua tutela”.