Rapporti bilaterali

Santa Sede-Cina: firmato “accordo provvisorio” su nomina vescovi. Burke, “inizio” di un processo. “Obiettivo non è politico ma pastorale”

foto SIR/Marco Calvarese

“Nel quadro dei contatti tra la Santa Sede e la Repubblica Popolare Cinese, che sono in corso da tempo per trattare questioni ecclesiali di comune interesse e per promuovere ulteriori rapporti di intesa”, oggi si è svolta a Pechino una riunione tra mons. Antoine Camilleri, sottosegretario per i rapporti della Santa Sede con gli Stati, e il viceministro degli Affari Esteri della Repubblica Popolare Cinese, Wang Chao, durante il quale i due rappresentanti hanno firmato un “accordo provvisorio sulla nomina dei vescovi”. È quanto si legge in un comunicato della Sala Stampa della Santa Sede, in cui si informa che “tale accordo provvisorio, frutto di un graduale e reciproco avvicinamento, viene stipulato dopo un lungo percorso di ponderata trattativa e prevede valutazioni periodiche circa la sua attuazione”. L’accordo firmato oggi, nel dettaglio, “tratta della nomina dei vescovi, questione di grande rilievo per la vita della Chiesa, e crea le condizioni per una più ampia collaborazione a livello bilaterale”. L’auspicio, si legge infine nel comunicato, è che “tale intesa favorisca un fecondo e lungimirante percorso di dialogo istituzionale e contribuisca positivamente alla vita della Chiesa cattolica in Cina, al bene del popolo cinese e alla pace nel mondo”.

“Non è la fine di un processo, è l’inizio”, ha commentato il direttore della Sala Stampa della Santa Sede, Greg Burke: “Si è trattato di dialogo, di ascolto paziente da entrambe le parti, anche quando i popoli in questione partivano da punti di vista molto differenti”. “L’obiettivo dell’accordo – ha precisato il portavoce vaticano – non è politico ma pastorale, in modo da consentire ai fedeli di avere vescovi che siano in comunione con Roma ma nello stesso tempo riconosciuti dalle autorità cinesi”.