Lettera

Diocesi: mons. Trasarti (Fano) ai giovani, “la felicità non è nella spensieratezza ma chiede grande impegno”

“La felicità non sta nel sorriso continuo o nell’eterna spensieratezza. Mi pare che felicità sia grande impegno, vivere grandi interrogativi che la vita ci pone innanzi tutti i giorni, che chiede a voi giovani, oggi più di un tempo, coraggio, forza, abnegazione, testimonianza, verità”. Lo scrive mons. Armando Trasarti, vescovo di Fano-Fossombrone-Cagli-Pergola, nella lettera pastorale “Giovani e felici, pellegrini sulla strada dei sogni”. “La felicità è una cosa seria. Non è fuga dalla realtà, è una grazia: è la scoperta di un senso per la vita dentro gli affanni del quotidiano”, aggiunge il presule. Delineando “un tempo di disincanto”, mons. Trasarti ribadisce l’impegno a “mostrarvi esempi”, perché “la vita è una promessa di felicità posta da Dio nelle mani di ciascuno di noi”. Indicando le “grandi felicità”, il vescovo addita “quelle che allargano gli orizzonti del nostro cuore e che ci fanno partecipare alla vita degli altri”. “Non c’è felicità autentica e profonda che non accresca in noi l’ansia della solidarietà e dell’amore”. Dopo aver citato le parole del Papa ai giovani, al Circo Massimo, a Roma, mons. Trasarti li invita a “tornare a credere in voi stessi, senza aver paura di lavorare sodo e di mettervi in gioco”, perché “i frutti del vostro lavoro possano essere riconosciuti come meritano e i vostri punti di vista accettati come una boccata d’aria fresca in un ‘mercato’ che da troppo tempo non vi fa giustizia”.