Prossimità

Papa Francesco: ai frati cappuccini, incontro a “tanti poveri e sofferenti”. Non scoraggiarsi per “calo” vocazioni

(Foto Vatican Media/SIR)

La “minorità”, che caratterizza i seguaci di San Francesco, “è dono prezioso e di grande necessità per la Chiesa e per l’umanità del nostro tempo”. Lo scrive il Papa, che ricevendo oggi in udienza, nella Sala Clementina, i partecipanti all’85° Capitolo generale dell’Ordine dei Frati minori cappuccini – in corso a Roma, presso il Collegio internazionale “San Lorenzo da Brindisi”, fino al 16 settembre – ha messo da parte il testo scritto, per parlare a braccio. “L’umiltà e la semplicità sono lo stile di Dio; ed è questo stile che tutti noi cristiani siamo chiamati ad assumere nella nostra vita e nella nostra missione”, scrive Francesco nel testo consegnato: “La vera grandezza è farsi piccoli e servitori. Con questa minorità nel cuore e nello stile di vita, voi date il vostro apporto al grande impegno della Chiesa per l’evangelizzazione. Lo fate portando avanti generosamente l’apostolato a contatto diretto con diversi popoli e culture, specialmente con tanti poveri e sofferenti”. “Vi incoraggio in questo sforzo, che nel Capitolo avete condiviso a livello internazionale, esortandovi a non perdervi d’animo di fronte alle difficoltà, tra le quali il calo numerico dei frati in certe zone, ma a rinnovare ogni giorno la fiducia e la speranza nel sostegno della grazia di Dio”, l’invito del Papa: “La gioia del Vangelo, che affascinò irresistibilmente il Poverello di Assisi, sia la fonte della vostra forza e della vostra costanza, perché con il riferimento alla Parola di Gesù tutto appare sotto una nuova luce, quella dell’amore provvidente di Dio. Ogni volta che attingiamo alla fonte per recuperare la freschezza originaria del Vangelo, spuntano nuove strade, nuovi approcci pastorali e metodi creativi aderenti alle attuali circostanze”.