Viaggio apostolico

Papa a Piazza Armerina: mons. Marciante (Cefalù), “le nuove generazioni restino nei loro paesi”

“La sosta del Papa a Piazza Armerina ci permetterà di guardare in faccia le tante ferite presenti nelle aree interne della nostra Sicilia. A lui chiederemo una preghiera benedicente per il recupero delle nuove generazioni, un recupero che trattenga i giovani in Sicilia”. Mons. Giuseppe Marciante, vescovo di Cefalù e delegato della Conferenza episcopale siciliana per i Problemi sociali e il Lavoro, parla con dati alla mano: “Enna è la provincia che ha subito il più consistente decremento demografico: tra il 1971 e il 2011 ha perso più del 9% della popolazione. Le nuove emigrazioni sono alimentate soprattutto dai giovani con una buona formazione scolastica e, per quasi la metà, da donne”. Enna diventa, dunque, la provincia per eccellenza dell’entroterra, simbolo e compagna di tante altre realtà. “C’è il dramma dei piccoli e piccolissimi comuni – dice mons. Marciante -, quelli con popolazione inferiore ai 5.000 abitanti: incontrano grandi difficoltà a trattenere i residenti. Sono territori fragili, con sempre meno competenze spendibili sul mercato, spesso caratterizzati da situazioni di isolamento”. Accanto al “costante spopolamento”, alla “scarsa crescita economica”, al “forte riaffacciarsi di nuove emigrazioni”, anche “la storica problematica del ritardo: per la nostra Sicilia – dice il vescovo – la lentezza è quella cifra presente ovunque”.

La sosta del Papa in una diocesi dell’entroterra attanagliata da questi drammi, allora, interroga. “La domanda di fondo da porsi è se le aree interne della Sicilia sono zavorre da lasciare al loro destino senza futuro. Sono territori, persone, risorse da valorizzare e coinvolgere in un processo di sviluppo sempre più inclusivo dell’isola e di conseguenza più sostenibile sul piano sociale e su quello ecologico – ambientale? Il destino delle nostre terre – aggiunge – nel giro di pochi anni è quello di diventare dei grandi cimiteri. Lo dico sempre: si verrà nei nostri paesi, soprattutto quelli delle aree interne, per trovare i morti. Allora a chi deve essere rivolta l’evangelizzazione?”. E, alla vigilia della visita apostolica, mons. Marciante, chiede al Papa un incoraggiamento e l’accompagnamento nella preghiera: “E’ importante che le nuove generazioni restino nel loro paese, nel loro ambiente senza togliere la possibilità di arricchirsi nelle facoltà che stanno all’estero, in Europa, nel Centro o al Nord Italia. Uscire per ritornare. I giovani sono una ricchezza e devono diventare una ricchezza per tutte le realtà locali”.