Rifugiati
Un invito a “sorvegliare il linguaggio della politica perché non crei spazi per abusi violenti a sfondo razzistico” è stato lanciato oggi da Filippo Grandi, Alto commissario della Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr) in una conferenza stampa a Roma a conclusione della visita in Italia, che lo ha portato in questi giorni ad incontrare le più alte cariche dello Stato. “Non accuso nessuno e non intendo farlo – ha precisato -. Ma il linguaggio della politica è diventato talmente aggressivo da poter dare spazio a tendenze latenti nelle società che hanno motivi di disagio interno. Dispiace che questo spazio si sia creato, e spero che il messaggio arrivi in modo costruttivo e amichevole”. Purtroppo, ha fatto notare, “in tutta Europa è in crescita l’ostilità contro rifugiati e migranti. Invito la politica, a tutti i livelli, a moderare il proprio linguaggio per non dare spazio a brutte tendenze come il razzismo”. Grandi ha detto di aver parlato con il ministro dell’Interno Matteo Salvini anche dell’importanza di incentivare più canali legali come i corridoi umanitari, facendo l’esempio di quelli promossi dalla società civile e dalle Chiese. “Salvini è d’accordo – ha detto – ma questi canali non devono impedire l’accesso al diritto d’asilo a chi arriva direttamente. Una cosa non esclude l’altra. Più vie legali ci sono, più si tolgono le persone dalle mani degli scafisti. Altrimenti è una soluzione piccola che non ha peso”. Grandi ha esortato il governo italiano e i governi europei ad “intensificare questi canali e trovare soluzioni al conflitto in Libia”, dove ha visitato nel giugno scorso centri di detenzione dei migranti “in condizioni inaccettabili e abominevoli: raramente ho visto persone in condizioni così miserabili e dure”. Anche gli altri Paesi di transito, ha proseguito, “hanno necessità di molti più aiuti”. Per questo motivo ha invitato il ministro degli Affari esteri Enzo Moavero a “destinare risorse strategiche mirate a stabilizzare all’origine flussi non necessari”.