Occupazione

Lavoro: card. Bassetti, “noi cristiani non possiamo stare soltanto a lamentarci, dobbiamo fare quello che è possibile fare” per aiutare i giovani

“Il lavoro è il pane e il pane è la vita. Togliere il lavoro, o non dare il lavoro, o non consentire ai giovani di lavorare, andando per via diretta, vuol dire evangelicamente togliere la vita. È per questo che noi non possiamo stare soltanto a lamentarci della triste condizione socio-economica ed occupazionale dei nostri giorni”. Lo ha detto ieri sera il card. Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia-Città della Pieve e presidente della Cei, durante l’incontro al “Villaggio della Carità” di Perugia nel quale ha consegnato i riconoscimenti alle prime 23 aziende che hanno aderito al progetto “Sosteniamo il lavoro” promosso da Caritas e Uffici diocesani di pastorale giovanile e per i problemi sociali e il lavoro. Un progetto finanziato dalla Cei, attraverso l’8xmille, che proseguirà per due anni coinvolgendo altre realtà produttive.
“Noi, in nome del Vangelo – ha sottolineato il cardinale –, dobbiamo fare quello che è possibile fare. Diceva don Lorenzo Milani: ‘Quando avremo fatto tutto quello che è possibile fare, anche se non abbiamo risolto i problemi, almeno ci siamo salvati l’anima’. E questo non è poco per un cristiano, perché vuol dire che avremo operato secondo il progetto di Dio”. “E qui – ha proseguito Bassetti – il discorso è molto concreto, perché si cerca di aiutare, fomentare la vocazione dei giovani, che in un modo o in un altro è una vocazione al lavoro”.
L’arcivescovo ha ringraziato gli imprenditori che hanno avuto “il coraggio di lasciarsi coinvolgere in questo progetto per l’uomo. Una scelta, speriamo, che possa essere anche incentivata, allargata ad altri vostri colleghi”.
Il cardinale ha poi annunciato che “anche in Cei cercherò di incoraggiare il più possibile queste iniziative, perché i giovani sono una grande scommessa”. “Passerò un mese intero al Sinodo dei vescovi che Papa Francesco ha voluto dedicare ai giovani, dove emergeranno anche questi problemi, ma sono sicuro che la Chiesa mostrerà tutta la sua carità e maternità, soprattutto nei confronti dei giovani. La figura del cristiano oggi – ha concluso – è quella del samaritano che si china sull’altro, che non tira dritto lungo la sua strada”.