Assemblea Ccee
(da Poznań) – “Il volontariato plasma l’Europa moderna e rappresenta una forma pratica di solidarietà”. È quanto si legge nell’indagine sul “volontariato cattolico in Europa” che è stato presentato questa mattina a Poznańin (Polonia) ai presidenti delle Conferenze episcopali europee (Ccee) riuniti per la loro annuale assemblea plenaria. Il volontariato – sottolineano i curatori della ricerca dell’Istituto di statistica della Chiesa cattolica polacca – “non riguarda solo quello che facciamo o come ci comportiamo. Il volontariato riguarda il significato e implica una spiritualità. Ecco perché il volontariato e la religione sono strettamente interconnessi”. Dall’indagine emerge che “la fede e le organizzazioni religiose sono componenti fondamentali del volontariato e contribuiscono allo spirito di solidarietà in Europa”. Dall’indagine emerge che “non esiste nessun’altra istituzione in Europa che contribuisca così ad ampio raggio al volontariato e promuova forme di volontariato così diversificate come la Chiesa cattolica”. Gli esperti segnalano inoltre come “l’impegno nel volontariato corrisponda all’impegno nei confronti della comunità religiosa” ed è veicolo d’insegnamento “morale cattolico”. Il concetto di volontariato implica infatti una visione cristiana dell’uomo come una “persona libera”, chiamata al “dono disinteressato di sé”. Per questo il volontariato “cattolico” produce anche degli effetti sulla formazione e rappresenta anche un’opportunità per l’evangelizzazione e la pastorale giovanile. Alcuni non cattolici che fanno volontariato in organizzazioni cattoliche, specialmente i giovani, si rivolgono alle organizzazioni cattoliche perché “sono alla ricerca di una spiritualità”.