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Chiese europee: don Michalíček (segretario generale Ccee), nostro compito è servire “l’unità del continente”

(Foto: CCEE/2017)

(da Poznań) Compito della Chiesa in Europa è servire “l’unità del continente europeo”. Lo ha detto don Martin Michalíček, il nuovo segretario generale del Ccee, eletto per un mandato quinquennale dai presidenti delle Conferenze episcopali d’Europa. Parlando a margine dell’assemblea plenaria in corso a Poznań, in Polonia, don Michalíček ha detto: “Le sfide non sono poche e non sono piccole. Nell’anno 2004 quando i Paesi dell’Europa centrale sono entrati nell’Unione europea c’era un grande entusiasmo per l’unità, c’erano fiducia e speranza per il futuro dell’Europa, oggi si percepisce una certa stanchezza. Ci siamo resi conto che questa unità su cui si contava tanto, non è un compito facile. Compito della Chiesa cattolica in questa situazione è servire l’unità del continente europeo. La Chiesa è un organismo globale, non c’è un esempio parallelo che presenta una dimensione così mondiale come la Chiesa cattolica e questo vale anche per la Chiesa europea che può essere di aiuto a questo processo di unificazione nello spirito di solidarietà. In questo processo, la Chiesa cattolica deve mantenere la propria libertà di opinione e non essere legata alla politica o agli interessi delle forze politiche”. Riguardo ai temi più “sensibili” che si dibattono anche all’interno delle Chiese europee, don Michalíček ha citato la questione della salvaguardia del creato e la questione dei migranti. “Ovviamente – ha aggiunto – bisogna evitare il pericolo di puntare l’attenzione solamente all’ambito sociologico di questi fenomeni per puntare alla dimensione dell’annuncio”. Il rischio da evitare è quello di non ripetere “ciò che si fa nel mondo o in ambito politico” perché “la Chiesa ha un suo contributo ed è l’umanesimo integrale. Il nostro sforzo non è concentrarci solamente sull’acqua e sull’aria pura ma puntare alla purezza della vita in generale: purezza nei nostri rapporti e nelle nostre relazioni, purezza della coscienza, della salvaguardia dell’uomo perché è contradditorio difendere la vita della natura ma non difendere la vita umana, dal concepimento alla morte naturale”. “Il compito principale della Chiesa – conclude il nuovo segretario del Ccee – è sempre annunciare Cristo, leggendo i segni dei tempi dove bisogna portare questa dimensione profetica che è il contributo originale che può dare solo la Chiesa”.