Incidenti

Aereo precipitato Sud Sudan: don Carraro (Cuamm), “il nostro medico Damiano Cantone arriverà oggi in Italia”

Arriverà quest’oggi in Italia, dove si sottoporrà ad ulteriori accertamenti medico-sanitari Damiano Cantone, il medico di Medici con l’Africa Cuamm, sopravvissuto all’incidente aereo di domenica 9 settembre in Sud Sudan, nel quale hanno perso la vita 18 persone. Ad annunciarlo è don Dante Carraro, direttore di Medici con l’Africa Cuamm. “Dopo essere stato soccorso in prima battuta all’ospedale di Yirol, vicino al luogo dell’incidente aereo, e successivamente in quello di Juba, la capitale del Sud Sudan – racconta don Carraro, di ritorno da Nairobi -, Damiano è stato trasferito al Aga Khan University Hospital, nell’unità di cure semi-intensiva dove ha approfondito gli accertamenti diagnostici ed è stato stabilizzato. La situazione generale si mantiene buona non presentando complicazioni particolari. Damiano continua ad essere sereno, lucido e interagisce bene con le persone. Sta rielaborando e assorbendo lo shock subito con emozioni e paure ancora molto vive. Verrà trasferito oggi in Italia”. Al fianco del giovane medico la mamma Antonella, “che – afferma don Carraro – ha rappresentato un tocco di dolcezza e leggerezza di cui tutti abbiamo goduto, Damiano per primo”. Don Carraro ricorda anche Giorgia, la Country Manager in Sud Sudan, che ha coordinato tutte le azioni dal momento dell’incidente e che ha accompagnato Damiano Cantone fino in Kenya: “È stata un punto di riferimento essenziale ed efficacissimo”. “Sempre pronta, precisa, infaticabile – aggiunge -. Una sorella cara per Damiano che non si è mai sentito solo o abbandonato. Le prime parole che mi ha detto Damiano quando l’ho accarezzato steso nel suo letto di Ospedale, sono state: ‘Don Dante, dì un grande grazie a Giorgia e a tutti i colleghi di Yirol: sono stati eccezionali. Mi hanno rassicurato, accudito, curato in una maniera unica. Sarò loro riconoscente per sempre. E non posso dimenticare quei giovani che per primi mi hanno soccorso trascinandomi fuori dall’aereo ormai distrutto e caricandomi sulla canoa, fino a riva’”. “Dolore, silenzio e preghiera per i 18 amici che hanno perso la vita – prosegue il direttore di Medici con l’Africa Cuamm -. Gioia, lacrime e riconoscenza per il ‘miracolo’ ricevuto. ‘Grazie’ è la parola che ha dominato gli animi in questi giorni e, insieme, il dovere di trasformare quanto successo in ‘restituzione’, impegno generoso e ostinato per gli ultimi e i più fragili, in Africa. Grazie infine, anche da parte di Damiano e della sua famiglia, a tutti voi che ci avete accompagnato in questi giorni con vicinanza discreta e sincero affetto”.