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Abusi: mons. Pontier (Francia) su convocazione del Papa in Vaticano, “non un’operazione di facciata ma un invito alla conversione”

(da Poznań) – “Il fatto che Papa Francesco convochi tutti i presidenti delle Conferenze episcopali mondiali è un fatto unico”. È un invito a “prendere delle decisioni” ed “essere solidali con quanti sono provati. Non dunque un’operazione di facciata per indorare l’immagine della Chiesa. Ma un invito che ci vuole riportare al Vangelo, alla conversione personale e alla assunzione delle responsabilità che ci spettano”. Commenta così monsignor Georges Pontier, arcivescovo di Marsiglia e presidente della Conferenza episcopale francese, l’iniziativa di Papa Francesco di chiamare i presidenti di tutte le Conferenze episcopali del mondo per una riunione in Vaticano nel febbraio 2019 sul tema “La prevenzione degli abusi”. “Il Papa – prosegue il presule – ritiene che la Chiesa deve andare ancora più a fondo nella presa di consapevolezza degli abusi. Come ha scritto nella Lettera al popolo di Dio, il Papa non parla solo di abusi sessuali ma anche degli abusi di potere e degli abusi sulla coscienza delle persone. Non c’è dunque solo la questione pedofilia ma anche la questione del clericalismo. È pertanto un invito a prendere atto delle derive che ci sono in seno della nostra Chiesa”. Due i messaggi che il Papa lancia promuovendo l’iniziativa: il primo è rivolto all’interno della Chiesa perché si ponga “di fronte al mistero del peccato” e agli “atteggiamenti che sono frutto della nostra debolezza”. “All’esterno – aggiunge l’arcivescovo francese – vuole mostrare, non in maniera artificiale ma vera che noi siamo toccati profondamenti dal dramma delle vittime e che il dramma delle vittime è una priorità”.