Abusi

Papa Francesco: accetta la rinuncia dell’abate austriaco Anselm van der Linde

Il Papa ha accettato la rinuncia all’ufficio di abate ordinario dell’Abbazia territoriale di Wettingen-Mehrerau (Voralberg, Austria) presentata da padre Anselm van der Linde, cistercense, dal 2009 a capo dell’abbazia travolta dallo scandalo per abusi sessuali  al suo interno, risalente agli anni Sessanta e seguenti. Ne dà notizia la Sala Stampa della Santa Sede. Il 12 luglio scorso, dopo quasi dieci anni di servizio, Van der Linde ha annunciato tramite un comunicato di aver presentato le sue dimissioni a Papa Francesco, che oggi le ha accolte. Rimarrà comunque in carica fino alla nomina di un nuovo abate. “Nel 2009 ho rilevato il compartimento di Wettingen-Mehrerau in un periodo molto difficile. Uno dei miei compiti era quello di creare una base economicamente sostenibile per la comunità monastica”, scrive Van der Linde nel comunicato citato, rivelando che lo scandalo degli abusi sessuali nel monastero lo aveva personalmente scosso nel profondo. “L’elaborazione di questi eventi vergognosi e imperdonabili mi è costata un’incredibile forza ed energia”, aggiunge. Tracciando un bilancio dell’opera risanatrice da lui operata in dieci anni nel monastero, l’abate cita tra l’altro “il riallineamento della nostra scuola, l’apertura per le ragazze, la creazione di una scuola elementare e la grande collaborazione con l’Accademia del Calcio”. Nel corso del suo mandato, van der Linde ha dovuto gestire la vicenda degli abusi, scusandosi con le vittime ed esprimendo “vergogna” per quanto accaduto nei decenni precedenti, ma ponendo comunque – nel contenzioso legale con gli abusati – una limitazione delle richieste di risarcimento danni. Dopo la sconfitta davanti alla Corte Suprema, è arrivato a un accordo extragiudiziale con due vittime del vecchio collegio.