
Vendite al dettaglio in aumento nel maggio 2018 rispetto al mese precedente, dello 0,8% in valore e dello 0,9% in volume. È quanto stima l’Istat che oggi diffonde i dati relativi al “Commercio al dettaglio” per il mese di maggio 2018. “Le vendite di beni alimentari – si legge in una nota – registrano una variazione positiva sia in valore sia in volume (rispettivamente +2% e +1,8%). Molto più contenuta è la dinamica delle vendite di beni non alimentari (+0,1% in valore e +0,2% in volume)”.
Secondo i dati diffusi, nel trimestre marzo-maggio 2018 l’indice del totale delle vendite registra un lieve calo congiunturale dello 0,1% in valore e dello 0,2% in volume. Le vendite di beni alimentari aumentano dello 0,5% in valore e restano invariate in volume, mentre quelle di beni non alimentari vedono una flessione sia in valore (-0,5%) sia in volume (-0,4%).
Su base annua, invece, le vendite al dettaglio mostrano un aumento dello 0,4% in valore e una diminuzione dello 0,2% in volume. Le vendite di beni alimentari aumentano del 2,3% in valore e dello 0,5% in volume; le vendite di beni non alimentari, invece, registrano un calo (dell’1,1% in valore e dello 0,8% in volume).
Per quanto riguarda le vendite di beni non alimentari, si registra una diminuzione in numerosi gruppi di prodotti. Le flessioni maggiori su base annua riguardano i gruppi Cartoleria, libri, giornali e riviste (-3,9%) e Prodotti farmaceutici (-3,2%), mentre l’aumento più rilevante riguarda il gruppo Elettrodomestici, radio, tv e registratori (+1,7%).
Sempre a livello tendenziale, il valore delle vendite al dettaglio registra una variazione positiva dell’1,8% per la grande distribuzione, mentre le imprese operanti su piccole superfici registrano un calo dell’1,5%. Le vendite di prodotti alimentari crescono soprattutto nella grande distribuzione, mentre la dinamica è meno marcata per le piccole superfici, rispettivamente, +3% e +1,3% su base annua. All’interno della grande distribuzione spiccano i discount (+4,7%). Il commercio elettronico aumenta del 13,9% rispetto al 2017.