“Di fronte alla crisi ecologica il costo dell’inazione è molto più alto di quello dell’azione”. Non ha dubbi l’economista Nicholas Stern, docente alla London School of Economics, intervenuto alla plenaria pomeridiana della prima giornata della conferenza internazionale “Saving our common home and the future of life on earth” che si è aperta oggi in Vaticano (Aula Nuova del Sinodo, 5-6 luglio) per iniziativa del Dicastero per il Servizio dello sviluppo umano integrale. “Il mondo – osserva Stern – non è sufficientemente informato sui rischi che corre. Dobbiamo comunicare di più, e non solo tra noi, a cominciare dagli scienziati”. Anche gli economisti “per lo più non si pongono la questione dell’ambiente”. “I prossimi 20 anni sono cruciali: il cambiamento è possibile a causa della tecnologia, e il costo del capitale è basso, ma abbiamo bisogno di mobilitarci per il cambiamento”. “La nostra sfida – prosegue – è capire come poter accelerare la volontà politica, occorre creare coalizioni, trasmettere le nostre idee, promuovere una giusta transizione verso le energie rinnovabili, investire nel cambiamento”. Per l’economista “c’è un grande potenziale per il settore finanziario. Investire in industrie che prendono seriamente in considerazione questa transizione significa investire nel futuro”, ma “abbiamo bisogno anche di una leadership morale”.