Il nostro intestino è popolato da migliaia di specie di microbi, che condizionano lo sviluppo e la vita dell’individuo e che ancora oggi conosciamo molto poco. Solo di recente si è iniziato a studiare l’impatto che questi microbi hanno sulle patologie psichiatriche e neurodegenerative. A questo tema è dedicato il corso in programma il 12 settembre all’Irccs Fatebenefratelli di Brescia. Durante il corso si farà il punto sul ruolo del microbiota intestinale nell’influenzare, tra l’altro, la patogenesi di diverse malattie come autismo, sclerosi multipla, malattia di Alzheimer e malattie psichiatriche. Il corso è gratuito ma è obbligatoria l’iscrizione sul sito www.irccs-fatebenefratelli.it.
È da alcuni anni che l’Irccs partecipa a progetti di ricerca su questo tema. Due anni fa un gruppo di scienziati svizzeri e italiani che operano presso l’Università di Ginevra e l’Irccs Fatebenefratelli di Brescia ha individuato dei microbi pro-infiammatori nell’intestino che potrebbero essere all’origine della malattia di Alzheimer. Al centro della scoperta Amiloide e Tau, due proteine prodotte dal cervello il cui accumulo progressivo nell’arco di vent’anni conduce alla degenerazione neuronale, con la perdita di memoria e di autonomia tipica della malattia.