
“I media stanno attraversando una stagione di grandi trasformazioni, con nuovi mezzi di ampia diffusione. L’abbondanza informativa, offerta dal web, è preziosa ma occorre evitare che, con essa, si riduca il livello dell’approfondimento e la capacità di stimolare riflessioni. Insomma, evitare che ne derivi una forma di povertà critica o di rifiuto del confronto con le altrui opinioni”. Lo ha affermato questa mattina il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel corso della cerimonia di consegna del Ventaglio da parte dell’Associazione stampa parlamentare svoltasi al Quirinale.
Dopo aver ricordato che la libertà di informazione “non è un prodotto ma un diritto fondamentale, tutelato dalla Costituzione”, Mattarella ha rilevato che con “la libertà di informazione i diritti che vi sono collegati – e il sostegno, funzionale ad assicurarla in concreto – alimentano il circuito democratico”.
Il Capo dello Stato ha poi osservato che “la dimensione digitale costituisce per molti aspetti – largamente prevalenti – un grande contributo all’unità del Paese: realizza una connettività che lo rende più integrato e più saldo nei vincoli che lo tengono insieme”. Ma “siamo tutti consapevoli, naturalmente, che vi sono usi distorti – talvolta allarmanti – del web”. “Vi appaiono segni astiosi, toni da rissa, che rischiano di seminare, nella società, i bacilli della divisione, del pregiudizio, della partigianeria, dell’ostilità preconcetta che puntano a sottoporre i nostri concittadini a tensione continua”, ha rilevato Mattarella, ammonendo: “Sta a chi opera nelle istituzioni politiche – ma anche a chi opera nel giornalismo – non farsi contagiare da questo virus, ma contrastarlo, farne percepire, a tutti i cittadini, il grave danno che ne deriva per la convivenza e per ciascuno. Vi è il dovere di governare il linguaggio”.